È il momento di prendere la parola, insieme, per fermare un disegno autoritario che anche in Italia minaccia i principi costituzionali di eguaglianza e solidarietà.
Per questo, l’associazione Libertà e Giustizia e Castelvecchi editore hanno promosso la nascita di un Osservatorio sull’autoritarismo, con l’adesione di intellettuali e docenti in tutta Italia e all’estero: uno spazio aperto e permanente di studio, confronto e presa di parola sul tempo che ci interpella e che ci affida una responsabilità verso forme autoritarie dilaganti in Italia, e nel mondo, viste nel contesto europeo e internazionale.
Tra i firmatari Alessandro Barbero, Judith Butler, Nancy Fraser, James Galbraith, Luigi Manconi, Vito Mancuso, Michela Marzano, Tomaso Montanari, Giorgio Parisi, Gustavo Zagrebelsky.
Ma sono solo alcuni nomi: i primi firmatari sono 150 e l’elenco completo, in continuo aggiornamento.
Non possiamo dare per scontata la democrazia. Stiamo parlando di fatti concreti.
Ogni giorno vediamo introdurre nuovi reati e fattispecie di reato, per un totale di 417 anni di carcere aggiuntivi nell’ordinamento giuridico penale nei soli primi due anni di governo dell’attuale maggioranza. Assistiamo a un incattivimento dei linguaggi, a un’erosione degli spazi di libera espressione e manifestazione. Vediamo insinuarsi un’ideologia della sorveglianza in scuole, università, esercizi pubblici e luoghi di lavoro. Mentre continuano il loro iter riforme lesive della democrazia parlamentare, del ruolo della Presidenza della Repubblica, dell’autonomia della Magistratura, del bilanciamento dei poteri, della solidarietà tra Regioni.
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