Accoglienza, condivisione ma anche colori, sapori e allegria, sono stati gli ingredienti principali della Terza Festa delle Nazionalità, che si è svolta a Gioia Tauro presso la Parrocchia San Francesco di Paola, guidata dal parroco don Natale Ioculano.
L’evento è stato organizzato con la collaborazione dei ragazzi dell’Oratorio-Centro Giovanile “Don Bosco”, degli animatori e di tutti i collaboratori parrocchiali.
Tantissime le nazionalità presenti tra cui Polonia , Marocco , Germania , Francia , Argentina e naturalmente anche l’Italia.
L’evento è stato aperto dal parroco, don Natale Ioculano, il quale ha sottolineato il desiderio e la volontà di accogliere le pluralità di voci e le sensibilità delle diverse nazionalità.
A seguire i rappresentanti delle diverse nazionalità hanno raccontato le loro storie, la loro cultura e le tradizioni, suscitando forti emozioni in tutti i presenti.
Quasi tutti, hanno indossato i costumi tradizionali, donando un tocco di magia e colore all’evento.
Tra gli stand allestiti, un trionfo di sapori che ha conquistato tutti, non ultimo tanta musica, canti e allegria, nella consapevolezza che l’amore e la fraternità vincono sulle divisioni e i conflitti.
Un accoglienza calorosa è stata riservata al sindaco di Gioia Tauro Simona Scarcella e alla Giunta Comunale.
Il sindaco Scarcella, ha rimarcato l’importanza dell’accoglienza e della condivisione.
Grande soddisfazione per la riuscita dell’evento è stata espressa da Don Natale Ioculano, che ha dichiarato: ”La Festa delle Nazionalità nasce da una comunità che non vuole chiudersi in sé stessa, ma essere braccia che accolgono e che invitano a camminare e costruire insieme una città più umana.
Quest’anno è stata davvero una festa grande. Gli stands sono stati preparati nei minimi particolari e anche la partecipazione è stata straordinaria. In tantissimi hanno visitato gli stands, conoscendo e apprezzando la cultura delle varie nazionalità. Questo è il terzo anno, la nostra volontà è quella di continuare in quest’opera davvero grande. Non è solo il mio impegno, ma è l’impegno di tutta la comunità che vuole continuare ad aprirsi , accogliere e accompagnare nella crescita umana”.