La Madonna dello Scoglio

Nessun commento Share:

C’è un luogo in Calabria, dove l’anima si ricongiunge con l’universo, dove nell’aria si respira pace e amore.

Un luogo estremamente bello, dove a primavera il verde dell’erba e i fantastici colori dei fiori, come le  gialle margherite incantano il cuore.

C’è un luogo in Calabria che invita alla preghiera, che profuma di mamma, e  che puoi sentire il suo inconfondibile abbraccio.

Un luogo che invita a pregare, a sperare  e a credere che i miracoli esistono davvero.

Un luogo dove il sole profuma d’infinito e le nuvole raccontano storie di rara bellezza e sussurrano al cuore che un giorno questo mondo malato guarirà.

Questo meraviglioso luogo è  Santa Domenica di Placanica  dove si trova  il Santuario della Madonna dello Scoglio.

La storia di questo Santuario, è legata fortemente alla storia  di Fratel Cosimo Fragomeni.

A lui l’ 11 maggio 1968 , poco dopo il tramonto, mentre  stava portando del fieno agli animali, gli apparve la Madonna , vicino ad uno Scoglio attiguo alla sua abitazione.

La Madonna chiese  di far costruire in quel luogo una cappella: “Ti chiedo il favore di trasformare questa valle; qui desidero un grande centro di spiritualità, dove le anime troveranno pace e ristoro. In questo luogo, Dio vuole aprire una finestra verso il cielo; qui, per la mia mediazione, vuole manifestare la Sua misericordia”!

La Madonna gli apparve per i successivi tre giorni, sempre sullo stesso Scoglio, dove Cosimo si ritirava per meditare il Santo Rosario e diede altri messaggi.

In seguito a questa esperienza mistica, Cosimo iniziò il proprio ministero di evangelizzazione,  sotto la guida spirituale del parroco dell’epoca, don Rocco Gregorace, al quale subito confidò messaggi i della Madonna.

Altre apparizioni , insieme ad eventi miracolosi, si susseguirono, dopo la costruzione della Cappella.

Fratel Cosimo  chiese ad un pittore di Caulonia di nome Ilario Tarsitani, di dipingere un’immagine della Madonna, secondo la sua visione.

Secondo i racconti il pittore tento più volte di dipingere il collo, ma la mano si bloccava.

Il pittore un giorno, in lacrime  disse a Fratel Cosimo che l’immagine si era miracolosamente completata da sola.

In seguito Fratel Cosimo ebbe un’altra visione, da un punto del terreno sgorgava dell’acqua miracolosa.

Gli operai scavarono e l’acqua è stata trovata davvero ,!

Cosimo divenne terziario francescano il 17 gennaio 1987.
Dopo circa tre anni dalla data dell’apparizione fu edificata una cappella accanto allo Scoglio, successivamente sostituita da una chiesa di piccole dimensioni più volte ritoccata ed abbellita.

L’ultimo ripristino avvenne nella primavera del 2000 con la costruzione di un grande altare in marmo bianco con intarsi policromi, che custodisce il grande quadro raffigurante la “Madonna dello Scoglio” .

Nel  2001 iniziarono i lavori di ampliamento del piazzale.

Successivamente per accogliere il sempre crescendo numero di fedeli il 1 giugno 2013 fu posata la prima pietra del nuovo Santuario da mons. Giuseppe Fiorini Morosini vescovo di Locri-Gerace e progettato dall’architetto Mario Occhiuto.

La pietra fu benedetta da papa Francesco, che incontrò Fratel Cosimo in Vaticano.

La dedicazione del Santuario “Nostra Signora dello Scoglio” è avvenuta il 10 maggio 2017 da mons. Francesco Oliva, vescovo di Locri-Gerace.

La Chiesa  ha riconosciuto ufficialmente il valore spirituale e pastorale dell’esperienza dello Scoglio il 16 luglio 2024.

Oggi il Santuario è punto di riferimento, non solo per tutta la Calabria, perché arrivano fedeli da tutta Italia e anche dall’estero.

Un luogo dove Lei Stella meravigliosa dell’universo ci invita alla conversione, ci dona speranza  e veste d’amore il nostro cuore.

Condividi questo Articolo
Previous Article

Si è svolta con grande successo la Prima Edizione della Festa del Cioccolato, organizzata dall’Associazione Pasticceri Gelatieri Artigiani (APGA) in collaborazione con gli stand variopinti dell’Associazione Nazionale Ambulanti, con il supporto attivo della Calabria UGL.

Next Article

Boom di visitatori al MUSEO “EIKON” di Ficarra

You may also like