Trump e Re Carlo III. Con la Teo Intelligence nell’imponderabile, per capire la guerra escatologica dei dazi e la fine della globalizzazione. Prima parte Trump e Re Carlo III. Con la Teo Intelligence nell’imponderabile, per capire la guerra escatologica dei dazi e la fine della globalizzazione. Prima parte

Trump e Re Carlo III. Con la Teo Intelligence nell’imponderabile, per capire la guerra escatologica dei dazi e la fine della globalizzazione. Prima parte di quattro

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La visita del capo della Chiesa Anglicana, Re Carlo III e consorte, sono il segno dei tempi in questa particolare fase escatologica dove regna il Dio denaro e prevale il profitto rispetto al servizio sociale.

Nell’Europa continentale dell’euro vige la logica del capitale finanziario a favore delle Corporate con la  priorità di tutelare le forti ragioni del creditore, mentre la filosofia economica che il mondo della sterlina anglosassone tendeva a privilegiare erano le istanze del debitore, ma il mondo cambia. La fiducia è il caposaldo di ogni relazione di business e, difatti, nel sistema finanziario lecito l’aspetto più rilevante non è il denaro, ma la fiducia. Pertanto nella prospettiva di interpretare i debiti e i crediti come relazione, assume maggiore significato quella remissione dei debiti imprecata nel Padre Nostro.

Re Carlo III, nella recente vista in Italia, ha identificato in Sergio Mattarella quel “Padre Nostro”, cioè quell’uomo della speranza, visto come mezzo per potersi riagganciare all’Europa del dopo Brexit, rientrando dalla finestra italiana, utilizzando la solidità del governo Meloni finanche promossa da Standard & Poor’s che ha rialzato il rating dell’Italia, dopo essersi ben accreditata a livello internazionale, cosa mal gradita in Europa e Gran Bretagna per l’apicale posizione internazionale che offusca le mire imperialistiche inglesi, seppur Carlo, con Camilla, sia venuto nel 2025 in Italia, con la mente e il cuore, nel medesimo ricordo macabro dello spirito materno del Britannia, nel 1992. Forte è ancora l’influenza sul regno britannico del pensiero della lobby della Società Fabiana che detta a sinistra l’agenda inglese dei Socialisti Laburisti, in accordo e sintonia con la lobby del pensiero Malthusiano del WEF-EU e del sionismo americano Straussiano del NWO.

Con il secondo avvento di Trump, è cominciato il tramonto dell’ambientalismo di Stato e dei suoi dogmi, mentre il re ambientalista, nel suo discorso di Roma, proclama l’emergenza del Cambiamento Climatico e per ingraziarsi i favori, ricorda a tutti i distratti parlamentari italiani l’importanza del supporto inglese a Garibaldi. Chi conosce la vera storia dell’Italia unita invece del servile applauso avrebbe dovuto rispondere con un fragoroso sorriso, ma ciò è chiedere troppo ai rappresentanti Italiani ai quali, nell’amarezza più profonda, il re ha sbattuto loro in faccia l’interessato ricordo che, con il Risorgimento (fiancheggiato e ideato dai britannici), la penisola è divenuta uno Stato vassallo di Londra, prima che degli USA.

Gli Accordi di Abramo voluti da Trump, sono una dichiarazione congiunta tra Israele, Emirati Arabi Uniti, Bahrein e Marocco riuscendo a cambiare la percezione di Israele da un paese tabù per l’area mediorientale, a un paese apertamente riconosciuto. Gli Accordi miravano ad una estensione di un passo storico anche con l’Arabia Saudita che stava per concretizzarsi nell’autunno del 2023 il tutto in armonia con la nuova influenza dei paesi BRICS e dei paesi dell’accordo IMEC.

La corona inglese, ha lavorato segretamente per smantellare gli Accordi di Abramo che prevedevano due popoli e due stati tra Israele e Palestina, mirando a contrastare i BRICS e a smantellare l’IMEC che  minano il disegno del Deep State specie dopo le dichiarazioni del principe saudita rese appena due settimane prima, che hanno provocato e spinto la reazione due settimane dopo, con l’assalto del 7 ottobre 2023 dalla striscia di  Gaza in Israele, riuscendo a manovrare i due fronti: quello dell’assalto di Hamas e quello della reazione dell’esercito israeliano. Netanyahu, con il nuovo governo che da poco aveva istituito, mirava a costituire il vasto territorio del “Grande Israele” annettendosi con la forza ciò che con la pacificazione avrebbe potuto ugualmente ottenere, senza distruggere Gaza e il suo popolo.

Tutto questo segna la strada verso la guerra con l’Iran, attualmente lastricata da crisi interne in Israele e dalla presenza ingombrante di Trump che spinge per negoziare la pace svuotando il ruolo nella regione della Gran Bretagna e di Israele. Trump sta spingendo su tutti i fronti, anche con l’arma dei dazi, per costringere Israele e Iran ad un accordo sulla fine alla corsa del nucleare per l’Iran e a tenere calma Israele perché sono in scadenza due risoluzioni contro l’Iran e necessita pacificare prima, altrimenti il tentativo di una guerra in quell’area sarà reale.

L’Unione Europea ha prorogato le sanzioni nei confronti dell’Iran fino al 27 luglio 2025. Queste sanzioni sono state imposte a causa del sostegno militare dell’Iran alla guerra in Ucraina e ad altri gruppi armati nel Medio Oriente e nel Mar Rosso in favore della Russia. Nel mentre scadranno anche ad ottobre 2025, i dieci anni degli accordi ONU sul nucleare iraniano e, senza un nuovo accordo o una rimodulazione dell’attuale, l’Iran potrebbe decidere di accelerare il proprio programma nucleare. Ciò che vi è da temere, anche nell’ambito degli analisti di intelligence, non è il prevedibile, ma l’imponderabile.

L’Italia del governo Meloni serve al momento a Re Carlo III, come utile interlocutrice in una posizione privilegiata nei confronti dell’imprevedibile Trump che ha dichiarato guerra al Deep State euro anglo americano e spinge per un trattato di pace con l’Iran, per stabilizzare l’intera area medio orientale. Uno Stato Profondo guerrafondaio che ha lavorato per truccare le elezioni americane del 2020 e diffuso i lockdown pandemici, pur di non fare eleggere Trump, sostenendo più tentativi per assassinarlo andati a vuoto, adesso che è stato rieletto sanno entrambi di andare allo scontro finale, e non intendono passare per quelli che subiscono gli eventi.

Già con il caso Epstein e successivamente con il caso Puff Daddy, sulla pedofilia Hollywoodiana e d’alto borgo, Trump è diventato un potenziale nemico della corona inglese, atteso il caso giudiziario che ha coinvolto il fratello di Carlo, il principe Andrea ed altri dello stesso casato. Un caso di pedofilia che Trump non intende assolvere perché mira a colpire Hunter Biden, inutilmente graziato dal padre, per incastrare anche la cricca apicale politica statunitense con innumerevoli star hollywoodiane a supporto in una azione già programmata nel primo mandato e denominata la “Tana del Bianconiglio”.

Re Carlo III, nella sua visita in Italia ha citato Dante, ma la frase che più si adatta alla sua missione italica sotto le mentite spoglie del 20° anniversario di matrimonio, sta nell’inferno dantesco del IX, vv. 61-63:<O voi ch’avete l’intelletti sani, mirate la dottrina che s’asconde sotto ’l velame de li versi strani.>

Prima parte di quattro

Antonio Leonardo Montuoro, Analista di Intelligence

https://mediterraneinews.it/2025/04/15/trump-il-wto-e-la-cina-con-la-teo-intelligence-immersi-nellimponderabile-per-capire-la-guerra-escatologica-dei-dazi-e-la-fine-della-globalizzazione-seconda-parte/

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