E’ stata inaugurata, qualche giorno fa a Taurianova la mostra :”L’Arte di Bruciare il Legno” di Carmela Capria.
Dopo il tradizionale taglio del nastro, l’Assessore alla Cultura Maria Fedele, ha affermato:
“ Ripartono gli eventi culturali a Taurianova, accendendo i riflettori sugli artisti locali.
L’arte va esposta e condivisa, questa sera ospitiamo questa bravissima artista che con le sue opere emoziona l’anima e il cuore”.
Subito dopo l’Assessore all’Istruzione Angela Crea, ha affermato:” La signora Capria è una persona straordinaria che coltiva la sua passione con infinito amore”.
A seguire, si sono succeduti gli interventi di Enzo Simonetta, Maestro d’arte di Pirografia e Pittura, nonchè Direttore Artistico della Varia di Palmi e dell’Arch. Carmelo Raco, Artista e presidente del Comitato Artistico di Forme e Colori-Gioia Tauro.
Il maestro Simonetta, si è soffermato sulla pirografia, l’arte di bruciare il legno, complimentandosi con la signora Capria per la sua bravura.
Volti, animali e paesaggi, curati nei minimi particolari, opere in cui la signora Capria dona la propria anima.
L’arch. Carmelo Raco ha narrato la genesi della pirografia.
La scoperta di come controllare e produrre le fiamme ha permesso ai primi uomini di avere un’alimentazione migliore, di riscaldarsi, cacciare e proteggersi, contribuendo all’evoluzione del genere umano.
Presto, il fuoco è diventato anche un strumento per disegnare. Una delle forme d’arte più antiche in assoluto consiste infatti nello “scrivere con il fuoco”.
La pirografia è una tecnica di incisione. Utilizzando una punta metallica incandescente, che può avere forme e dimensioni differenti, si va a bruciare un supporto lasciandovi una traccia.
Il materiale da incidere più diffuso in assoluto è il legno, ma la pirografia si può praticare anche su pelle, cuoio, vetro, osso, carta e svariati tipi di tessuto.
L’arch. Raco, ha sottolineato che già dalla preistoria l’uomo abbia utilizzato i resti carbonizzati dei fuochi per disegnare sulla pietra, e in seguito su legno e sulla pelle.
Nel Medioevo iniziarono a diffondersi dei fornelli a legna di piccole dimensioni, portatili, con coperchi forati in cui venivano inseriti degli attizzatoi di varie dimensioni. Immersi nei carboni ardenti, gli attizzatoi diventavano incandescenti così da essere utilizzati per disegnare.
Gli anni d’oro della pirografia furono quelli dell’epoca vittoriana, dove venne coniato il termine pirografia.
Tra la metà dell’800 e i primi del ‘900 furono moltissimi gli artisti che si misurarono con questa tecnica.
Un architetto australiano, Alfred Smart, inventò il primo strumento meccanico per la pirografia.
Dopo si passò alle macchinette elettriche, molto più efficaci e semplici da usare.
Oggi diversi artisti e hobbisti di tutto il mondo la praticano.
Antonio Castellano Past President Rotary Club Gioia Tauro e Direttore Artistico Forme e Colori Sala Fallara, ha rimarcato la bellezza delle opere della signora Capria .
Infine la signora Capria, non senza emozione, ha ringraziato l’assessore Crea e l’assessore Fedele per la disponibilità e l’impegno profuso; il maestro d’arte Enzo Simonetta che con la sua conoscenza e la sua bravura, l’ha aiutata ad approcciarsi al meraviglioso mondo della pirografia e l’arch. Carmelo Raco cultore d’arte, che con la sua straordinaria esperienza e conoscenza, ha colto in pieno l’essenza delle sue opere.
La signora Capria ha donato al Comune di Taurianova, lo stemma della città da lei realizzato con tanto amore, come segno di ringraziamento per la gentile disponibilità.
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