Concessioni balneari: la Filcams CGIL Calabria chiede un tavolo di negoziazione urgente per tutelare lavoratori e la buona imprenditoria

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Come ogni anno, con l’avvicinarsi dell’apertura della stagione estiva, torna al centro del dibattito pubblico e politico il tema delle concessioni balneari, una questione che continua a creare tensioni nella biosfera politica calabrese e italiana.

Da tempo si discute delle implicazioni della direttiva Bolkestein, che impone l’affidamento dei beni pubblici, come il suolo demaniale marittimo, attraverso procedure di gara trasparenti e pubbliche. Queste gare dovrebbero garantire pari opportunità a chiunque abbia i requisiti per investire nel settore turistico stagionale. Tuttavia, ogni anno assistiamo a emergenze, lamentele e proteste da parte di imprenditori e comunità locali, mentre la politica spesso si limita a scaricare la responsabilità sull’Europa o a prendere impegni poco concreti.

La Filcams CGIL Calabria si interroga sul perché la politica, le associazioni di categoria, i sindaci e i tecnici non trovino mai il tempo di confrontarsi con chi rappresenta i lavoratori del settore turistico, coloro che rischiano di perdere un’opportunità di reddito fondamentale per vivere e restare nella propria terra.

Ribadiamo con forza che il suolo pubblico, bene comune di tutti, deve essere affidato per un fine più alto: il lavoro dignitoso, di qualità, rispettoso delle norme, dei diritti e dei contratti collettivi. Solo così si potrà costruire un futuro sostenibile per il turismo calabrese, tutelando chi ogni giorno contribuisce alla crescita della nostra regione.

Per questo motivo, rivolgiamo un appello urgente all’assessorato al turismo della Regione Calabria affinché convochi un tavolo di negoziazione che metta insieme le esigenze di imprenditori e lavoratori, garantendo certezze sugli investimenti e la tutela dei diritti di chi lavora.

Non possiamo permettere che si ripetano scene già viste negli anni precedenti, in cui lavoratori e lavoratrici sono stati minacciati, umiliati e denigrati per aver chiesto il giusto salario maturato proprio nei lidi turistici affidati in concessione dallo Stato Italiano.

Chiediamo alla politica calabrese di abbandonare slogan e impostazioni propagandistiche e di affrontare seriamente questa complessa e cruciale questione.

Giuseppe Valentino

Segretario generale Filcams CGIL Calabria

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