Si terrà Venerdì 13 giugno 2025,presso il Salone delle Feste del Comune di Polistena alle ore 9,30 un convegno dal titolo “Servizi sociali e disimpegno: rischi e impatti sulle politiche di accompagnamento al recupero”.
L’iniziativa è promossa dall’Ambito Territoriale Sociale – Comune capofila di Polistena, in collaborazione con l’Ordine degli Assistenti Sociali – Consiglio Regionale Calabria e l’Ordine degli Psicologi della Calabria.
La finalità dell’evento è quella di aprire uno spazio di riflessione attorno a una tematica cruciale per chi opera nel campo del sociale: il disimpegno, inteso non solo come rischio professionale, ma come fenomeno umano e sistemico che può compromettere la qualità del rapporto d’aiuto. Essere operatori sociali, infatti, non è soltanto un mestiere tecnico, ma un impegno profondamente etico e relazionale. La stanchezza emotiva, il sovraccarico, la solitudine operativa e il rischio di burnout rappresentano fattori che, se trascurati, rischiano di minare il cuore stesso del lavoro sociale.
Aprirà i lavori il dott. Danilo Ferrara per l’Ordine degli Assistenti Sociali, a seguire il dott. Massimo Aiello, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Calabria, il sindaco di Polistena Michele Tripodi e l’assessora regionale alle Politiche Sociali, Caterina Capponi.
Nel corso della mattinata si succederanno gli interventi di esperti ed esponenti del mondo socio-sanitario e giuridico.
La dott.ssa Antonietta Doniniello, responsabile dei Servizi Sociali di Polistena, proporrà uno “sguardo all’inverso” sul servizio sociale, mentre il dott. Mimmo Verduci, esperto in comunicazione creativa, offrirà una lettura simbolica attraverso il suo contributo dal titolo “Apparizioni”. Il dott. Giuseppe Calandruccio, medico psichiatra dell’ASP di Reggio Calabria, approfondirà il legame tra povertà vitale e salute mentale. Seguirà l’intervento della dott.ssa Vittoria Vardè, psicologa e psicoterapeuta in forza all’ATS di Polistena, che parlerà dell’importanza di rimettere al centro la persona, andando oltre le etichette diagnostiche. A chiudere la sessione sarà l’avv. Giuseppe Mammoliti, penalista, con una riflessione sull’effetto corrosivo che solitudine e disperazione possono avere sulle vite di chi affronta un percorso giudiziario.
Nel corso del convegno saranno proiettati filmati e immagini, strumenti multimediali scelti per favorire una comprensione più profonda e immersiva delle dinamiche emotive che coinvolgono tanto gli operatori quanto gli utenti.
L’incontro si propone come occasione preziosa per guardare al lavoro sociale con occhi nuovi, per rafforzare la consapevolezza del ruolo che l’ascolto, la cura e la relazione umana giocano nel percorso di recupero delle persone in difficoltà. Un appuntamento rivolto non solo agli addetti ai lavori, ma a tutta la comunità che crede nella centralità del welfare e nella dignità del lavoro di cura.