Le analisi condotte dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno non hanno riscontrato agenti patogeni negli alimenti. Il 23 agosto, decine di ospiti di un villaggio turistico di Nicotera Marina hanno accusato forti malesseri dopo un pasto consumato nella struttura. Cinque persone sono finite in ospedale, mentre circa sessanta sono state assistite dalla Guardia medica sul posto. Durante le ispezioni, i tecnici hanno scoperto che la cucina utilizzava acqua proveniente dalla rete comunale e da un pozzo interno.

In data 25 agosto – continua l’Asp – il personale ispettivo del Sian (Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione, ndr) è stato effettuato un campionamento dell’acqua destinata al consumo umano in vari punti della struttura, tra cui alcuni dispenser di acqua potabile presenti nella struttura.
In data 27 agosto l’Arpacal ha comunicato i risultati parziali non regolamentati ai parametri di legge di alcuni punti di prelievo e pertanto il Sian ha disposto l’inibizione dell’acqua erogata in due dispenser di acqua potabile».
Il 28 agosto, poi, l’Arpacal di Reggio Calabria, ha comunicato ulteriori risultati parziali non regolamentati ai parametri di legge, per cui il Sian ha disposto l’inibizione dell’acqua erogata da tutti i dispenser di acqua potabile presenti nella struttura, fino alla risoluzione delle criticità riscontrate.
Insomma, Nicotera sembra una città da “società liquida” che contamina impunemente il sottosuolo, specie quello adiacente il Villaggio Turistico, interessato dalle infiltrazioni di inquinanti provenienti da sversamenti fognari a monte dell’adiacente torrente fosso San Giovanni e dal torrente Ravello che costeggia il Villaggio, entrambi da tempo sotto esame per gli inquinanti ricchi di escherichia coli e da azoto totale con nitrati, solfati e quant’altro proveniente da deflusso agricolo e fognario. Tutta una serie di fattori antropici che allarmano la cittadinanza sin dal mese di luglio con due serbatoi comunali dell’acqua potabile della città che sono risultati inquinati da presenza fecale con ancora alcune fontane pubbliche dove vige il divieto di utilizzo.
Se il pozzo del Villaggio Turistico dovesse essere inquinato dalle falde ormai compromesse, sarà necessario approfondire perché la salute dei cittadini è più importante di qualsiasi altra priorità