Feste di Settembre – L’Associazione Culture “Le Muse”  Promuove storia e creatività con le preziose microfusioni-sculture dedicata alle Madonna della Consolazione dell’Artista Wanda Simone

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L’Associazione culturale “Le Muse” di Reggio Calabria continua ad operare per il suo territorio e lo fa anche onorando la patrona della città  la Madonna della Consolazione.

All’interno de “Le Muse” ormai da 25 anni esiste una importante realtà quella della Sezione Artisti che di volta in volta, propone a livello calabrese e nazionale, vari input cercando in base ai vari eventi ed occasioni di proporre la creatività ed operazioni artistiche di grande valenza e spessore. In questi anni -dichiara -il presidente Giuseppe Livoti, abbiamo raccontato il potenziale artistico della Calabria con i nostri soci-artisti che sono l’insieme di nuove figure dell’arte e pittori, scultori, fotografi, artigiani di chiara fama che svolgono la loro attività sempre e comunque all’insegna della cultura a livello regionale, nazionale ed internazionale. Di volta in volta l’associazione propone idee nuove ed energia creativa come negli ultimi tempi è stato fatto nella vicina Sicilia con Notte D’Arte, in Calabria nelle dimore storiche o ultimamente presso gli scavi archeologici della Villa romana di Lazzaro. In occasione delle Feste di settembre così, continua Livoti abbiamo chiesto ad una nostra socia artista dell’oreficeria Wanda Simone di confrontarsi con la tematica dedicata all’iconografia mariana. Abbiamo sentito di fare ricerca con una esposizione di microfusioni – sculture che potessero dare il senso della Madre di Dio che viene in nostro aiuto,  un elemento in bassorilievo che esprimesse una necessità spirituale e materiale. L’artista Wanda Simone così si è confrontata con il ricco repertorio di immagini mariane e non solo, anche consultando fonti di ricerca una fra tutti “Maria SS. del Consuolo La Madonna dei Reggini Pensieri, Parole, Opere e Miracoli” libro scritto da Gaetano Surace – Luciano Maria Schepis – Antonio Marino e voluto per l’anniversario dell’Associazione dei Portatori della Vara. La Simone che lavora con le microfusioni preziose ormai da 35 anni si è soffermata sulle iconografie presenti nelle opere pittoriche al Monastero delle Visitandine del 1841, a quello del Santuario delle Veroniche del Volto Santo del 1864 o ancora della Chiesa di Santa Maria del Lume di Pellaro del 1903. Un confronto con le immagini che ha condotto la nota artista a realizzare giochi di figure scontornate realizzate in cera persa e che hanno dato vita ad animati personaggi in argento tra pieni e vuoti. Il Quadro dedicato a Maria SS. Madre della Consolazione1’Avvocata del Popolo Reggino dipinto da Niccolò Andrea  Capriolo del 1547 come recita il cartiglio apposto sotto il trono della Vergine mi ha da sempre affascinato e costituisce anche nella mia carriera un modo di interpretare il sacro come se fosse un elemento della  medaglistica, genere che solitamente si rivolge più alle monete. Livoti ricorda anche come la Simone si sia soffermata anche alla corona dipinta sul capo della Vergine che è sorretta da due angeli, quella reale d’Aragona che l’artista Simone ha ingigantito come una finta prospettiva che regge la scena. Dunque una preziosa collezione argentea tra patine lucenti ed opache che in questi giorni Le Muse promuovono in eventi culturali ed espositivi non dimenticando che nei personaggi, secondo una tradizione ci sarebbe Camillo Diano nei panni di San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio da Padova nei panni di Giovan Bernardo Mileto. Il “Sacro” per la Simone da sempre ha dato vita a opere importanti per l’oreficeria e questo quadro si presta a tante interpretazioni come lo dimostra ai manufatti in argento da me ideati e che grazie alle continue riscoperte de Le Muse trovano un giusto inserimento nei percorsi artistici ed espositivi.

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