L’Associazione “Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria 26esimo anno, continua la sua attività e la sua programmazione del nuovo anno sociale che per domenica 23 novembre vede il sodalizio culturale a celebrare la Giornata Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza Contro le Donne.
Il presidente Giuseppe Livoti, ricorda come tale Giornata diviene per noi associazioni culturali anche una traccia su cui poter costruire delle indicazioni importanti per la società odierna ed al tempo stesso mostrare vicinanza a chi è vittima di maltrattamenti e femminicidi. La Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come data della ricorrenza e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare in quel giorno attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della non violenza e del rispetto delle donne. Tale evento segna anche l’inizio dei “16 giorni di attivismo sulla violenza di genere” che precedono la Giornata mondiale dei diritti umani il 10 dicembre di ogni anno, promossi nel 1991 dal Center for Women’s Global Leadership (CWGL) e sostenuti dalle Nazioni Unite, per sottolineare che la negazione della violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani.
Un incontro Muse, continua Livoti che prevede anche un Laboratorio di formazione e riflessione sabato 22 novembre in cui si ritroveranno gli artisti ed i poeti soci Muse insieme ad alcuni alunni del Liceo Artistico “Preti – Frangipane” uniti nell’ambito di un percorso di pratica collettiva, artistica e trasformativa guidati dalla performer e poetessa visiva Anna Lauria che sarà presente a Reggio Calabria per due giorni. Una riflessione che partirà da studi e fonti d’archivio messi a disposizione dall’Archivio di Stato di Reggio Calabria che grazie alla dott.ssa Angela Puleio ha permesso di utilizzare storie di violenza di genere accadute realmente a Reggio Calabria nella prima metà del novecento. Il manufatto finale così verrà presentato domenica e raccontato a più voci da chi ha lavorato tra parola ed immagine. Una giornata che da diversi anni vive anche di simboli contro la violenza sulle donne come le scarpe e le panchine rosse. Le scarpe rosse rappresentano la battaglia contro i maltrattamenti e femminicidi e la loro storia nasce in Messico, a Ciudad Juárez, città tristemente nota per il numero sconcertante dei femminicidi avvenuti negli ultimi vent’anni. Un’artista messicana, Elina Chauvet, per ricordare le donne vittime di violenza, compresa la sorella assassinata dal marito a soli vent’anni, che nel 2009 posizionò in una piazza della città 33 paia di scarpe femminili, tutte rosse. Domenica 23 novembre alle ore 18 presso la Sala D’Arte di via San Giuseppe 19 converseranno Anna Lauria – poeta performer, Angela Puleio – direttrice Archivio di Stato di Reggio Calabria, Loredana Scopazzo – referente Liceo “T. Campanella – M. Preti – A. Frangipane”.
Il Laboratorio di pratica collettiva, artistica e trasformativa verrà presentato e descritto dagli alunni del Liceo “T. Campanella – M. Preti – A. Frangipane”, dei Soci Artisti Muse Cosimo Allera, Francesca Avenoso, Margherita Battaglia, Cristina Benedetto, Patrizia Crupi, Cinzia Ferro, Manuela Lugarà, Rossella Marra, Tina Nicolò, Grazia Papalia, Francesca Perina, Wanda Simone e dai Poeti soci Muse Antonietta Siviglia, Clara Condello, Francesca Triolo, Luigi Barberio, Margherita Modafferi, Patrizia Pipino, Sonia Impala’, Francesco Ravenda. Tutto rientra in un progetto culturale di comunicazione visiva che vede un protocollo tra Le Muse, l’Archivio di Stato di Rc diretto dalla dott.ssa Angela Puleio e dal Liceo Artistico Preti – Frangipane diretto dal dirigente avv. Lucia Zavettieri. I dati del ministero dell’interno ricordano come le donne oggi “…sono tormentate, molestate, oppresse, ossessionate. Sono donne nel 73% dei casi le vittime dei reati cosiddetti di stalking o di criminal harassment. Le denunce presentate dal 1° agosto 2012 al 31 luglio 2013 sono 38.142. Le violenze e i maltrattamenti in famiglia, secondo i dati forniti dalla Direzione centrale della polizia criminale, sono in crescita costante: nel 2012 sono stati registrati ben 9.899 casi, nell’81% dei quali sono sempre le donne ad essere vittime. Spesso la violenza esplode nell’ambito delle relazioni affettive e tra le pareti domestiche, proprio dove dovrebbe essere maggiormente garantita la loro incolumità. Per questo si ritiene indispensabile un’attività di prevenzione per sensibilizzare la società civile su un fenomeno che sembra essere una vera piaga sociale…”

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