Oppido Mamertina, grande successo per il concorso “La Rivoluzione della Bellezza” del Centro culturale cattolico “Il Faro” Oppido Mamertina, grande successo per il concorso “La Rivoluzione della Bellezza” del Centro culturale cattolico “Il Faro”

Oppido Mamertina, grande successo per il concorso “La Rivoluzione della Bellezza” del Centro culturale cattolico “Il Faro”

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Si è svolta presso il Museo Diocesano (Sala del San Sebastiano) di Oppido Mamertina, la cerimonia di premiazione  del Concorso  per Pittori e Scultori “La Rivoluzione della Bellezza” fortemente voluto e promosso dal Centro Culturale Cattolico “Il Faro”, diretto da Don Giancarlo Musicò. Ha presentato e moderato l’evento Caterina Sorbara, responsabile Settore Stampa del sodalizio.

”Quando Dio creò il mondo – ha affermato la Sorbara dopo aver portato i saluti di Antonio Roselli, responsabile del Settore Storico Letterario del sodalizio –, alla fine della sua opera, pianse per la gioia e l’emozione. Dalle  preziose e lucenti lacrime di Dio nacquero la pittura, la scultura  la musica, la danza e il canto. Gli artisti sono “scintille di Dio”. Le loro opere sono un grande dono, ”Creazione” nel senso più alto e intimo del termine. Si può benissimo affermare che l’ opera di un artista è un inno al creato. Ed è in quest’ottica che il Centro Culturale Cattolico “Il Faro”, nell’anno Giubilare, ha fortemente voluto bandire un concorso per Pittori e Scultori.

Continuando la Sorbara si è soffermata sul tema del concorso ”La Rivoluzione della Bellezza”. “Una rivoluzione – ha dichiarato – che può scaturire soltanto da un ritorno alla vera bellezza che è Gesù Cristo, perchè ogni espressione del Bello, ogni Arte, porta impresso il sigillo del Creatore. Pittura e scultura sono importanti perché promuovono abilità creative, emotive e cognitive, fungono da mezzo di comunicazione e autoespressione, aiutano a conservare la memoria storia e culturale. L’artista è colui che dà voce ai pensieri, alle idee, alle intuizioni e li trasforma in opere d’arte che diventano cibo per l’anima. Le opere degli artisti sono cibo per l’anima”.

“La Chiesa – ha sottolineato Don Musicò – da sempre è mecenate dell’arte. E’ sempre esistito un connubio tra arte e fede. L’arte accende una luce che illumina l’anima. Paolo VI e San Giovanni Paolo II  hanno sempre sottolineato l’importanza dell’arte. In particolare San Giovanni Paolo II con la sua “Lettera agli Artisti”. L’arte declina il nome originale di Dio: Jahvè, perché quando ammiriamo un’opera d’arte diciamo: “Dio c’è”. E’ importante evangelizzare  attraverso l’arte”.

“Tutti gli artisti sono persone speciali – ha dichiarato a seguire  Paolo Martino –. Nei secoli la chiesa ha valorizzato ed ha accompagnato l’arte. Il museo diocesano  è impegnato nella valorizzazione dell’arte contemporanea”. LO stesso ha annunciato che sabato è stato sottoscritto un accordo con i 12 musei diocesani, per poter iniziare un percorso di arte contemporanea, che aiuterà a comprendere i nuovi linguaggi che devono abitare anche nella chiesa. Lo scultore Cosimo Allera, membro della giuria insieme a Nuccio Gambacorta e Martino, dopo aver ringraziato tutti gli artisti che hanno partecipato al concorso, ha rimarcato l’importanza dell’arte che dà luce al territorio, invitando gli artisti a lavorare  sempre sinergicamente.

Emozionante il momento della premiazione. Per la sezione Pittura,  primo posto Emma Guerrisi con la sua opera “La Speranza”. Secondo posto per Franco Petrolo. Per la sezione Scultura, primo posto per Domenico Papalia con l’opera “Cristo Croce di Speranza”. Seconda posizione per Rosy Arnese con l’opera “Ancora di Salvezza”.

Ha concluso l’evento Giuseppe Alberti, vescovo della Diocesi Oppido Mamertina-Palmi. “ ’ una gioia vedere nel nostro territorio tanta bellezza – ha affermato -. Attraverso un’opera d’arte noi compiamo un cammino interiore che dona emozioni al nostro cuore. Continuiamo  a percorrere ponti di dialogo attraverso la bellezza dell’arte”.

Continuando mons. Alberti, si è soffermato sull’importanza dell’evangelizzazione attraverso l’arte, sottolineando che il  Museo Diocesano sta portando avanti tantissime iniziative. “L’arte avvicina a Dio – ha dichiarato -. L’opera artista facilita l’incontro con Dio, così come tutte le altre forme d’ arte”. Mons Alberti ha ringraziato Don Musicò per l’iniziativa, nel contesto dell’anno giubilare, la giuria e tutti quelli che si sono adoperati per la riuscita dell’evento. Presente, altresì, Maria Teresa Casella del Museo Diocesano di Oppido (Mudop).

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