Si svolgerà domani, 20 dicembre, presso l’hotel “Virgilio” di Tropea, alle ore 18, il concerto di pianoforte del Maestro Alessandro Di Marco, promosso dall’associazione “Tropea musica” per la XXX edizione della Stagione concertistica cittadina.
Il programma prevede come brano d’apertura il “Capriccio sopra la lontananza del fratello dilettissimo” BWV 992 di Johann Sebastian Bach (1685 – 1750). Un pezzo che Bach scrisse come riflessione musicale relativamente alla partenza del fratello maggiore Johann Jacob, che, nel 1704, si arruolò come oboista nell’ esercito del re Carlo XII di Svezia. La composizione consta di sei sezioni, ciascuna delle quali reca una didascalia che descrive di volta in volta le lusinghe finalizzate alla dissuasione dalla partenza, i pericoli del viaggio, il lamento collettivo, e poi il commiato, fino all’ “Aria di postiglione” e la “fuga all’ imitazione della cornetta di postiglione”. Seguiranno tre sonate del compositore napoletano Domenico Scarlatti (1685-1757), esemplificative di uno stile personalissimo, brillante, espressivo, in cui confluiscono elementi della tradizione musicale napoletana del XVIII secolo (di cui il padre Alessandro fu tra i primi e massimi rappresentanti), giustapposti a stilemi di chiara derivazione popolare, in particolare desunti dal folklore iberico. La seconda parte del concerto si aprirà con la Ballata
n.1, op.23, di Fryderyk Chopin (1810 – 1849), in cui gli elementi formali classici, di derivazione sonatistica, vengono rielaborati e riorganizzati in modo da favorire uno sviluppo narrativo che attraversa le multiformi declinazioni espressive dell’ animo umano: l’ intima confessione, la rievocazione fantastica, l’ esaltazione passionale e il senso del tragico costituiscono la base su cui elaborare quel lessico tecnico che fa del pianismo di Chopin una delle principali colonne portanti delle rivoluzioni artistiche del romanticismo europeo. Il concerto si concluderà con la sonata n.3, op.23, del russo Aleksandr Nikola’evič Skrjabin (1872 – 1915), in cui le esperienze delle generazioni precedenti, da Chopin, a Schumann a Wagner, si fondono in un crogiolo il cui fuoco (costantemente evocato nella vicenda artistica scriabiniana) restituisce immagini e gesti musicali che costituiscono il lessico di un vero e proprio simbolismo musicale.
n.1, op.23, di Fryderyk Chopin (1810 – 1849), in cui gli elementi formali classici, di derivazione sonatistica, vengono rielaborati e riorganizzati in modo da favorire uno sviluppo narrativo che attraversa le multiformi declinazioni espressive dell’ animo umano: l’ intima confessione, la rievocazione fantastica, l’ esaltazione passionale e il senso del tragico costituiscono la base su cui elaborare quel lessico tecnico che fa del pianismo di Chopin una delle principali colonne portanti delle rivoluzioni artistiche del romanticismo europeo. Il concerto si concluderà con la sonata n.3, op.23, del russo Aleksandr Nikola’evič Skrjabin (1872 – 1915), in cui le esperienze delle generazioni precedenti, da Chopin, a Schumann a Wagner, si fondono in un crogiolo il cui fuoco (costantemente evocato nella vicenda artistica scriabiniana) restituisce immagini e gesti musicali che costituiscono il lessico di un vero e proprio simbolismo musicale.Nato a Catania nel 1987, Di Marco inizia gli studi musicali sotto la guida del padre, Salvatore Di Marco, pianista e direttore d’orchestra e si perfeziona con Alicia Paleta – Bugaj, Michele Marvulli, Raquel Boldorini e Agathe Leimoni. Nel 2008 consegue il Diploma di pianoforte presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “V. Bellini” di Catania e, nel 2011, presso lo stesso istituto, il Diploma Accademico di II livello Abilitante all’insegnamento del pianoforte nella scuola secondaria di primo grado.
È impegnato sin da giovanissimo in un’intensa attività concertistica che lo ha portato ad esibirsi in Italia e all’estero, con un repertorio che spazia dalla musica del XVIII secolo al tardo romanticismo. Di Marco è attivo anche come compositore.
È impegnato sin da giovanissimo in un’intensa attività concertistica che lo ha portato ad esibirsi in Italia e all’estero, con un repertorio che spazia dalla musica del XVIII secolo al tardo romanticismo. Di Marco è attivo anche come compositore.



