Si è svolta ieri, presso il suggestivo Chiostro di San Domenico a Lamezia Terme, la Giornata Regionale Nati per Leggere Calabria 2025, un appuntamento atteso e partecipato che ha riunito volontari, operatori, istituzioni e famiglie attorno al programma nazionale più importante per la promozione della lettura in età precoce.
Una giornata intensa, scandita da parole chiave che hanno attraversato tutti gli interventi: rete, cura, relazione, comunità. Concetti che non sono rimasti astratti, ma si sono tradotti in testimonianze vive, competenti e appassionate, capaci di restituire il senso profondo di un progetto che cresce insieme al territorio.
Il convegno mattutino ha visto la presentazione ufficiale del Piano Strategico Regionale 2025–2026, elaborato dal Coordinamento Regionale attraverso un percorso condiviso e strutturato. Dopo i saluti istituzionali del Direttore del Sistema Bibliotecario Lametino, Giacinto Gaetano, hanno aperto i lavori i due referenti regionali: Tiziana Scarcella per l’Associazione Italiana Biblioteche e Domenico Capomolla per l’Associazione Culturale Pediatri, affiancati dal saluto di Katia Rosi, in rappresentanza del CER AIB Calabria.
A seguire, gli interventi di Claudio Garritano, sociologo dell’Università della Calabria ed esperto di politiche di lettura, e di Daniela Valente, direttrice editoriale della casa editrice Coccole Books, autrice e formatrice, hanno offerto spunti preziosi sul valore educativo, sociale e culturale della lettura condivisa fin dalla prima infanzia.
Nel pomeriggio, la stessa Daniela Valente ha condotto un corso di formazione dedicato alle strategie di lettura per bambini, rivolto a operatori e volontari, con un taglio pratico e coinvolgente.
La giornata si è conclusa con un momento simbolico e partecipato: l’inaugurazione del Presidio Lametino di Nati per Leggere, alla presenza di numerosi bambini e genitori, segno tangibile di una comunità che legge, cresce e si riconosce nei valori del progetto.
“Leggere è un gesto di cura. E quando la cura è condivisa, diventa comunità.””