Inquinamento a Nicotera. Il Sindaco costretto ad emettere una tardiva Ordinanza a tutela della salute pubblica e dell’ambiente marino. Pro Loco e Opposizione Civica prendono posizione. Inquinamento a Nicotera. Il Sindaco costretto ad emettere una tardiva Ordinanza a tutela della salute pubblica e dell’ambiente marino. Pro Loco e Opposizione Civica prendono posizione.

Inquinamento a Nicotera. Il Sindaco costretto ad emettere una tardiva Ordinanza a tutela della salute pubblica e dell’ambiente marino. Pro Loco e Opposizione Civica prendono posizione.

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Una tardiva ordinanza contingibile e urgente firmata dal sindaco di Nicotera ha scatenato l’ira dei cittadini e delle associazioni. L’ordinanza n. 18 è stata emanata il 27 ottobre 2025, a fronte di una indagine dell’ARPACAL di due anni addietro, dell’agosto 2023,  introducendo adesso il divieto di utilizzo di fertilizzanti e prodotti fitosanitari contenenti azoto e fosforo in una fascia di rispetto di 1000 metri dai corsi d’acqua, dai canali di scolo e dalle aree del demanio marittimo tra questi guarda caso, rientra il fosso San Giovanni di Nicotera. La misura – che interessa tutto il territorio comunale – è stata giustificata come necessaria a tutela della salute pubblica e dell’ambiente marino-costiero.

La Pro Loco di Nicotera e il quotidiano MediterraneiNews, quest’ultimo noto per le inchieste sul mare inquinato a Nicotera a causa degli sversamenti della fogna comunale e della coltura intensiva a monte, avevano lanciato l’allarme da tempo sul pericolo inquinamento per la continua fioritura algale nutrita dagli inquinanti di azoto, fosfati, batteri fecali e quant’altro di nocivo alla salute pubblica dei turisti, bagnanti e cittadini nicoteresi. Finanche quest’anno la Pro Loco di Nicotera, stante il conclamato pericolo, era stata autorizzata dal Dipartimento ambiente della  Regione Calabria, a promuovere una campagna di disinquinamento del fosso San Giovanni, con prodotti di bio attivazione e bio risanamento, con risultati eccellenti.

Le inchieste e le iniziative venivano sempre osteggiate dall’Amministrazione Comunale, nonostante la Pro Loco e MediterraneiNews denunciassero da sempre il pericolo segnalato da ARPACAL con “…valori di molto superiori alla media stagionale, in particolare l’Azoto totale che nella media delle tre stazioni campionate si attesta su valori pari a 83 μmol/L quando lo storico dell’area risulta pari a 15 μmol/L. …l’apporto di nutrienti provenienti dalle fonti costiere che rendono le acque trofiche e generano un gradiente di concentrazione fitoplanctonico decrescente dalla costa verso il largo“. Nicotera ha una sola e vera emergenza… il “Sindaco negazionista”. Ogni appello alla Procura della Repubblica e al Prefetto, affinchè intervengano, sono opportuni.

La Procura della Repubblica di Vibo Valentia,  in data 27.09.2025 ha posto sotto sequestro probatorio diverse aree fognarie degli impianti di sollevamento di proprietà del Comune, notificando al Sindaco il reato e, questa tardiva ordinanza, potrebbe collegarsi al filone di inchieste in atto.

Adesso, in grave ritardo, dopo due anni di pericolo alla salute pubblica, proprio su quelle nostre indicazioni, il Sindaco è stato costretto ad ammettere ed emettere una ordinanza dove dichiara che <è fatto assoluto divieto di spandimento e utilizzo di fertilizzanti, concimi, ammendanti, correttivi e, in generale, di qualsiasi prodotto fitosanitario contenente composti di azoto e/o fosforo, all’interno di una fascia di rispetto di 1000 (mille) metri da entrambi i lati di tutti i corsi d’acqua superficiali, alvei, canali di scolo, fossi (incluso il “Fosso San Giovanni”) e qualsiasi altro punto di captazione o corpo idrico, anche a carattere temporaneo o torrentizio, che recapiti, direttamente o indirettamente, nelle acque marino-costiere e dalla fascia di rispetto nel demanio marittimo.>

Registriamo anche la dura replica di Opposizione Civica, guidata dal portavoce Enzo Comerci, che ha giustamente reagito con toni durissimi, definendo l’ordinanza “una pazzia amministrativa concepita da chi non sa quello che fa”. Comerci, punta il dito contro la decisione tardiva perché penalizza gravemente il settore agricolo nicoterese, composto da centinaia di aziende di piccole e medie dimensioni che rappresentano una parte vitale dell’economia locale.

“Con questo divieto – denuncia Opposizione Civica – si impedisce di fatto l’uso di qualsiasi concime, poiché quasi tutti contengono azoto o fosforo. Considerando la conformazione del territorio, attraversato da numerosi fossi che sfociano a mare, l’ordinanza equivale a un blocco totale delle attività agricole, rispolverando un’indagine vecchia di oltre due anni e si interviene solo ora, a stagione turistica conclusa, con misure sproporzionate e dannose”.

Semmai, una ordinanza del genere andava fatta prima dell’estate 2024 e 2025 a tutela dei cittadini, bagnati e turisti. Opposizione Civica chiede la revoca dell’ordinanza n. 18 del 27 ottobre 2025, definendola “un atto irresponsabile” che rischia di “mortificare un intero comparto produttivo”. Le coltivazioni di agrumeti, vigneti e uliveti, spiegano, necessitano di una concimazione adeguata per mantenere produttività e competitività: “Con questa decisione si mette in ginocchio la stragrande maggioranza dei cittadini che vivono di agricoltura”.

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