E’ partita da uno studio della normativa di riferimento la riflessione delle Consulte sul tema, al fine di partecipare consapevolmente ad un’importante iniziativa, con un approfondimento degli artt. 30, 33 e 34 della Costituzione che sanciscono: “È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli…” “…La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole…” “La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita…” E’ evidente che la Costituzione assegna ai genitori e alla scuola il compito di istruire ed educare per cui risulta irrinunciabile, per la crescita e lo sviluppo degli studenti, una partnership educativa tra famiglia e scuola fondata sulla condivisione dei valori e su una fattiva collaborazione, nel rispetto reciproco delle competenze.
D’altronde da ormai un trentennio anche il Ministero dell’Istruzione si è espresso chiaramente in merito sin da quando, in risposta alle istanze sociali, riguardo alla promozione e alla valorizzazione della partecipazione attiva dei genitori, furono istituiti, con il DPR 567 del 1996, appositi organi di rappresentanza per agevolare la convergenza educativa tra le varie componenti scolastiche: la Consulta Provinciale degli studenti, il Forum Nazionale delle Associazioni Studentesche, il Consiglio Nazionale dei Presidenti delle Consulte, il Forum Nazionale dei Genitori della Scuola. Quest’ultimo, il FoNAGS, e la sua diramazione regionale (FoRAGS) è diventato un consolidato luogo d’incontro tra il Ministero e le Associazioni dei genitori impegnate ad assicurare una sede stabile di consultazione delle famiglie sulle problematiche scolastiche.
Come sperimentato anche in tanti anni di militanza nell’Organo di Garanzia regionale, che si esprime in merito ai ricorsi presentati da studenti e genitori e del quale fanno parte due Rappresentanti della Consulta e due Genitori del FoNAGS, la qualità delle relazioni tra scuola e famiglia incide profondamente sul successo scolastico degli studenti e sul livello delle loro prestazioni.
Ma ancor prima evidenzia quanto sia necessario assumere eticamente la responsabilità dell’educazione dei giovani con la piena consapevolezza che si stanno formando coloro in cui è importante radicare etica e valori tra cui quello dell’impegno personale di ognuno per il bene comune tendendo sempre a prevenire e contrastare qualunque forma di povertà educativa valorizzando e tutelando le cosiddette “tre P” dell’educazione: promozione, prevenzione e protezione.
Tutti concetti che sono emersi chiaramente anche nei vari dibattiti che hanno animato l’iniziativa a cui si accennava in apertura ovvero quella che dal 6 all’8 novembre è stata ospitata al Palazzo Gagliardi di Vibo Valentia: la prima edizione del Festival delle Famiglie “Famiglia… bene comune”, un evento che ha posto al centro la famiglia come nucleo fondamentale della società e luogo di crescita, educazione e relazione. Tre giornate di incontri, laboratori per bambini e momenti di confronto con esperti del settore: assistenti sociali, psicologi, educatori, pedagogisti e mediatori familiari hanno animato un programma ricco di appuntamenti pensati per approfondire temi importanti come l’educazione, la scuola, lo sport, il benessere familiare e il dialogo tra genitori e figli.
L’iniziativa ha rappresentato anche un’occasione, unica nel suo genere ed inedita nel panorama regionale, per rafforzare il legame tra istituzioni, scuole, associazioni e realtà del territorio, creando uno spazio di ascolto, partecipazione e riflessione condivisa in cui ha trovato il suo spazio anche la Consulta studentesca guidata da Franca Falduto con Rappresentanti neoeletti e “storici”, oggi essi stessi genitori e professionisti, ma infervorati dal motto: “La Consulta è per sempre!” a testimonianza di un impegno etico assunto nel periodo scolastico ma da mantenere per tutta la vita.




