RENDE (4.12.2025) – “L’intelligence in guerra. Il mondo alla fine di un mondo”. Con questo convegno è stata inaugurata la XV edizione del Master in Intelligence dell’Università della Calabria, diretto da Mario Caligiuri e fondato, primo in Italia, nel 2007 sotto l’impulso di Francesco Cossiga

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RENDE (4.12.2025) – “L’intelligence in guerra. Il mondo alla fine di un mondo”. Con questo convegno è stata inaugurata la XV edizione del Master in Intelligence dell’Università della Calabria, diretto da Mario Caligiuri e fondato, primo in Italia, nel 2007 sotto l’impulso di Francesco Cossiga.
I saluti introduttivi sono stati svolti dal rettore Gian Luigi Greco, dai membri del Comitato scientifico Luciano Romito e Domenico Talia, e dai presidenti dell’ANVUR Antonio Auricchio e del CUN.
La relazione introduttiva è stata tenuta dal direttore del Master in Intelligence e presidente della Società Italiana di Intelligence Mario Caligiuri, che ha ripercorso la storia del percorso formativo dell’Università della Calabria, evidenziando che in questi anni si sta caratterizzando come un luogo di formazione della classe dirigente per il Paese.

Si sono poi succeduti gli interventi declinandoli sul tema della guerra, che sembra essere lo spirito del tempo interpretato in chiave di intelligence.

Si sono quindi succeduti gli interventi di Paolo Savona (presidente CONSOB) sulla guerra economica, Lucio Caracciolo (direttore di Limes) sulla guerra geopolitica,
Giuseppe Berutti Bergotto (Capo di Stato Maggiore della Marina) sulla guerra sottomarina, Antonio Uricchio (Università “Aldo Moro” di Bari, Presidente dell’ANVUR) sulla guerra fiscale, Gian Giuseppe Pili (James Madison University) sulla guerra delle idee, Giuseppe Rao (Presidenza del Consiglio dei Ministri, Università di Sassari) sulla guerra tecnologica, Francesco Grillo (Università Bocconi di Milano, Think tank “Vision”) sulla guerra educativa, Alessandro Aresu (consigliere scientifico di Limes) sulla guerra di Cina, Alessandro Rosina (Università “Cattolica” di Milano) sulla guerra demografica,
Luigi Fiorentino (Capo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza Consiglio dei Ministri) sulla guerra delle esternalizzazioni, Enrico Prati (Università Statale di Milano) sulla guerra quantistica,
Marcello Spagnulo (Presidenza Consiglio dei Ministri) sulla guerra dello spazio, Antonio Nicaso (docente e saggista) sulla guerra del crimine, Roberto Setola (Campus Biomedico di Roma) sulla guerra delle infrastrutture, Emanuela Somalvico (Direttore Osservatorio sull’Artico SOCINT) sulla guerra dell’Artico, Luca Sisto (Confitarma) sulle guerra dei mari, Roberto Paura (Italian Institute for the Future) sulla guerra del futuro, Solange Manfredi (giurista e saggista) sulla guerra normativa, Laura Betti (psicologa e saggista) sulla guerra psicologica eMattia Siciliano (Luiss Business School) sulla guerra cyber.

Dagli interventi è emerso il mutare delle forme di potere e delle logiche di competizione, componendo una mappa variegata del mondo che ha la sicurezza come epicentro e motore.

In questo quadro assume rilievo assoluto la crescente dimensione cognitiva dell’intelligence, che, come e’ stato ripetutamente affermato durante il convegno, dovrebbe presto diventare materia di studio riconosciuto nelle scuole e nelle università del nostro Paese.
Caligiuri ha affermato che “all’inizio di un percorso formativo che è sempre maggiormente riconosciuto abbiamo inteso fornire un contributo di pensiero per l’imprenscindibile tutela dell’interesse nazionale italiano nell’inedito scenario della metamorfosi del mondo”.
Relazioni del convegno saranno in sintesi pubblicate nel numero di “Formiche” del mese di dicembre 2025 interamente dedicato al tema: “L’intelligence alla guerra delle minacce ibride”. Inoltre il contenuto integrale del convegno inaugurale si può rinvenire su Radio Radicale all’indirizzo:
https://share.google/dabNIDJVGYGWR2J07

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