Si è svolto nella tarda mattinata di ieri l’incontro tra il commissario Adolfo Valente e il responsabile dell’area tecnica del Comune, Carmelo Ciampa, con il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale, Diego Bouchè e il responsabile dell’Ambito territoriale di Vibo Valentia, Giuseppe Mirarchi. E’ emerso che “non c’è modo di evitare la soppressione delle due classi”.
L’organico di diritto determinato a luglio dall’At sarà pertanto riconfermato, a fine mese, con quello di fatto. Nessuna modifica, quindi, per come richiesto dai genitori della Media che da due mesi stanno lottando contro un “assemblamento” che rappresenterebbe, a loro dire, un serio pericolo per la sicurezza di studenti e personale scolastico. Una scelta “obbligata” da parte dell’Usr che andrebbe ad “obbedire” a condizionati numeri di cattedra imposti dal Miur a fronte di una diminuzione, nella sola Calabria, in un anno, di ben 5900 studenti. Il Miur avrebbe lavorato per cercare di limitare quanto più possibile la diminuzione delle cattedre imponendone 300 in meno all’ufficio scolastico regionale della Calabria che sarebbe riuscito a limitare i numeri solo di qualche decina.
Nicotera, perciò, non si discosterebbe da questo trend negativo. La Media, nello specifico, avrebbe subìto un calo di iscritti del 12 per cento, dai 165 dell’anno scolastico appena concluso ai 145 per il futuro anno.
Durante l’incontro, quindi, sarebbe stata vagliata la struttura e la planimetria dell’istituto e le eventuali soluzioni. Pertanto, le due classi Terze, nate dall’accorpamento delle precedenti tre, dovrebbero essere allocate al primo piano abbattendo pareti di aule e sgabuzzini e creando una grande aula con una capienza di circa 30 alunni e un’altra per ospitarne poco più di 20. Le due Prime, invece, di 42 alunni totali di cui 5 con disabilità, dovrebbero essere stanziate al piano terra. “Per gli alunni con disabilità – dichiara Bouchè – la legge non è tassativa, ma tutte le disposizioni riportano “di norma”, cioè dove è possibile”. L’anno scolastico inizierà il 14 settembre, a questo punto, il Comune avrà a disposizione 5 settimane per realizzare i lavori e adeguare aule e bagni. “Non c’è altro modo – afferma Valente –, se non pensare, in prospettiva, o ad una nuova scuola, ma i tempi sono lunghi, oppure rinviando di un anno il possibile cambio Municipio-Media. In queste 5 settimane quello possiamo fare, anzi dobbiamo, è adeguare la struttura rendendola sicura, prima di tutto per i ragazzi, rispondendo, così, anche ad eventuali richieste dell’Asp”.