Fare cultura oggi significa avvalersi necessariamente del sistegno della comunità in cui si opera, un sostegno che faccia sentire quelle stesse comunità, parte attiva del processo di promozione culturale.
E’ stato come sempre molto chiaro il prof Massimo Cohen Cagli, direttore della Scuola di fundraising di Roma che nel corso di uno dei tanti interessanti incontri tenutesi al Festival Leggere&Scrivere 2017, ha interloquioto e si è confrontato su questa tema con Donatella Romeo, segretario generale della Camera di Commercio di Vibo Valentia, con il presidente di Confindustria Vibo, Anselmo Pungitore e con il direttore del festival, Gilberto Floriani.
Coen Cagli, dopo aver spiegato la pratica del del fundraising – che nasce nel 1200, in corrispondenza della creazione dei Comuni, quando le Misericordie creano gli ospedali – ha posto in evidenza il sempre più crescente numero di cittadini che tramite il fundraising stesso (dall’inglese “To raise”: far crescere, coltivare, sorgere, ossia di sviluppare i fondi necessari a sostenere un’azione senza finalità di lucro), sostengono enti ed istituzioni, tanto che le donazioni “sono diventate un fenomeno di massa che investe all’incirca la metà della popolazione adulta”. Coen Cagli – dopo aver illustrato varie tipologie di fundraising – ha poi posto l’accento “sulla importanza della cultura della donazione anche come fattore identitario, nel senso che che chi dona ad un ente o a una istituzione, diventa parte attivo e non più soggetto passivo o semplice destinatario delle attività svolte da questa”.
Gilberto Floriani ha invece sottolineato “la necessità di rendere ancora più osmotico il rapporto con gli utenti del SBV stesso, dando vita a quella che non esitato di definire “una vera e propria comunità di sostenitori protagonisti e consapevoli” tramite la Bibliocard, tessera utente personalizzata, con un costo davvero esiziale ma che, preso l’insieme della platea civica del vibonese alla quale si rivolge la lodevole iniziativa, può davvero costituire un valido sostegno. Floriani, ha poi sottolineato che il varo del progetto, si pone l’obiettivo “di ampliare i servizi, tenere il passo con i tempi, avviare nuove idee e nuovi percorsi progettuali”
Il presidente di Confindustria, Anselmo Pingitore ha affermato si è soffermato invece sul connubio impresa e cultura auspicando che le imprese stesse devono farsi portatrici di un percorso di responsabilità sociale.
Donatella Romeo, della Camera di Commercio vibonese infine – dopo aver annunciato ai presenti l’intenzione, per il prossimo anno di portare alcuni eventi del Festival all’interno della sede della stessa camera di Commercio, l’antico convento Valentianum – ha posto in evidenza il sempre più crescente apporto della cultura alla ricchezza del paese.
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