La tanto attesa “fase due” della legislatura regionale sembra cominciare davvero a prendere corpo dopo il recente vertice di maggioranza.
All’incontro hanno preso parte i presidenti dei gruppi Sebi Romeo (Pd), Giuseppe Giudiceandrea (Democratici progressisti), Giovanni Nucera (La Sinistra), Orlandino Greco (Oliverio presidente) e Flora Sculco (Calabria in rete) e naturalmente il governatore Oliverio.
Il governatore ha in sostanza annunciato tre cose molto rilevanti. La prima è che intende ricandidarsi alla guida della Regione nel 2019.
La seconda è che l’ascesa del vicepresidente Viscomi al parlamento rende ormai improrogabile il rimpasto dell’esecutivo regionale. Ma se da un lato il rimpasto ci sarà c’è da dire che – sempre secondo i rumors che escono dalle stanze del Palazzo nel nuovo esecutivo non troveranno spazio nè i consiglieri regionali e nè candidati alle ultime elezioni come si era parlato in questi giorni (circolava tra gli altri proprio alla vicepresidenza il nome dell’esponente politico vibonese). Ai consiglieri saranno affidate delle deleghe settoriali.
Sembra inoltre che doamni ci sarà una specie di resa dei conti. Oliverio non è più disponibile a sorbirsi gli attacchi da parte di persone elette con la sua maggioranza come Guccione che della stessa ormai non ne fa più parte. Insomma chi non si allinea si mette fuori dal perimetro della coalizione uscvita vittoriosa quasi quattro anni fa.
A tale proposito occore infine ricordare che presto, con l’arrivo in consiglio di Giacomo Mancini la coalizione di centrosinistra potrà contare su un voto in più.