Rete museale calabrese. E’ stato questo l’argomento della giornata di studi tenutasi a Ricadi pochi giorni fa, promossa dai comuni vibonesi di Zungri, Soriano e Ricadi in collaborazione con Simbdea, Diagonal, Amei, Fai e l’Ordine degli architetti di Vibo Valentia.
Gli incontri itineranti toccheranno Reggio Calabria a giugno dove si discuterà di gestione museale.
A settembre, invece tappa a Cosenza dove verrà affrontato il tema, emerso durante il convegno internazionale Icom a Milano del luglio 2016, su musei e paesaggi culturali.
Durante il convegno, patrocinato tra gli altri, dalla Sabap Per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone, sono intervenuti il soprintendente Mario Pagano e la demoetnoantropologa Antonella Iacovino.
“Nella tutela è implicita la valorizzazione”: ha esordito Pagano che ha invitato alla riflessione sulla recente riforma Franceschini.“Senza risorse e nuove assunzioni non si va avanti -ha affermato l’archeologo-. Le criticità riguardano soprattutto i musei archeologici che risentono in maniera negativa della mancanza di fondi.“. “Tuttavia –ha concluso l’archeologo- registriamo oggi un entusiasmo e un rinnovato fervore intorno all’ambizioso progetto di realizzare una rete museale regionale. Riteniamo che sia necessaria al raggiungimento di tale obbiettivo un’adeguata progettualità e l’individuazione di grandi attrattori che permettano di creare circuiti turistici culturali di respiro internazionale.”.
Antonella Iacovino è intervenuta invece sul sistema di catalogazione del patrimonio culturale. “Il sistema elaborato dall’ICCD, consultabile sul sito del Mibact –ha asserito la funzionaria della Sabap di Cosenza-, contiene le normative per i beni tutelati in Italia. Attraverso la catalogazione si ha una conoscenza stabile del bene che è anche aggiornabile nel tempo. E’ questo un elemento imprescindibile per la costruzione della rete museale perché consente la promozione, oltre che la tutela, del nostro patrimonio.”.