“Il pozzo trivellato alla profondità di 70 metri, in prossimità del serbatoio “Santa Barbara”, ha dato esito positivo. E’ stata individuata, infatti, una portata d’acqua di 4,5 litri al secondo. Si procederà con le analisi prima di immetterla nel serbatoio”.
Ad annunciarlo è il capogruppo della lista di minoranza Movi@Vento, Antonio D’Agostino che, dopo aver guidato negli anni la “battaglia” per la realizzazione del pozzo a capo del movimento “14 luglio”, sta seguendo da vicino i lavori iniziati alcuni giorni fa. “La portata di acqua – afferma – è più che sufficiente, nei mesi invernali, per la frazione Marina che attualmente dipende esclusivamente da Sorical, farà risparmiare notevoli somme al Comune e quindi a noi cittadini”.
La storia del pozzo, per D’Agostino, sarebbe iniziata un paio di anni fa con la protesta del movimento 14 luglio e il blocco della stazione di Rosarno. “All’epoca – afferma – venne da noi il dirigente della Regione, Domenico Pallaria che, su incarico di Mario Oliverio, chiese un suolo per la realizzazione del pozzo che non gli fu mai offerto dall’amministrazione dell’epoca, anche se noi avevamo segnalato un sito confiscato e acquisito al patrimonio disponibile del Comune. L’amministrazione Pagano diede, così, indicazioni all’Utc per l’esecuzione dei lavori. I commissari, però, non ritennero di eseguire quella delibera adducendo scuse improbabili. Si optò, quindi, di eseguire il pozzo nell’area del serbatoio che, dal punto di vista delle opportunità, si è rivelata migliore in quanto si è fatta economia sulle tubature di adduzione. Dopo aver fatto le prove idrologiche di ricerca dell’acqua che hanno dato esito positivo, un mese fa, è giunta l’ultima autorizzazione da parte della Regione in quanto il suolo è di sua competenza”.
“Trovata l’acqua – dichiara D’Agostino – il pozzo trivellato in prossimità del serbatoio Santa Barbara ha una portata di 4,5 litri al secondo che basterebbe per la frazione Marina, magari non durante la stagione estiva quando il consumo è maggiore, ma è più che sufficiente per i mesi invernali e farà risparmiare notevoli somme al Comune e quindi a noi cittadini”.
La rete di Marina, però, spreca dal 70 all’80 per cento di acqua. Sarebbero stati trovati, infatti, a detta della Sorical, tubi rotti e alcuni che sversano a bocca aperta, per cui si arriverebbe a consumar circa 30 litri di acqua al secondo, 10 volte il fabbisogno della frazione alla quale, in inverno, ne basterebbero 3 al secondo. Annualmente, solo per Marina, la spesa di acqua sarebbe di circa 170mila euro, oltre 400mila euro, invece, per l’intero comune. Per questo è impellente attuare urgenti lavori sulle tubature e riparare le numerose perdite.
“Come minoranza – evidenzia – stiamo insistendo con l’amministrazione affinchè metta mano alla rete. Ci sono le disponibilità finanziarie per razionalizzarla, eliminare le perdite, sostituire i tubi ammalorati, migliorare la qualità dell’acqua e, soprattutto, nel caso di Marina, chiudere i rami. Ora dipende dalla maggioranza i cui tempi non sono certo compatibili con le urgenze e le criticità del territorio”.
Anche per la frazione Preitoni, attualmente alimentata da Sorical, è già stata deliberata la realizzazione di un nuovo pozzo in prossimità del serbatoio. L’indagine idrologica avrebbe confermato, infatti, la presenza di acqua a circa 30 metri. “C’erano i soldi – afferma D’Agostino –, ma sembra che la terna commissariale ha stornato quei fondi. Dal Comune mi assicurano, però, che ad inizio 2020 si potrà dare il via ai lavori. Se un’amministrazione vuole programmare nell’interesse della collettività deve puntare all’autonomia. Abbiamo l’acqua ed è inutile pomparla dal campo-pozzi “Medma” con conseguenti sprechi energetici e alti costi”.