Randagismo, maltrattamenti degli animali, riconoscimento e diagnosi delle lesioni che ne hanno provocato la morte, perversioni sessuali, abusi. Sono questi i principali temi trattati durante il corso di aggiornamento organizzato dall’Ordine provinciale del medici veterinari e tenutosi durante l’intera giornata di ieri nell’auditorium di palazzo Santa Chiara. Oltre sette ore di relazioni e dibattito con domande e risposte per analizzare e spiegare nei dettagli tutto ciò che ruota attorno alla morte violenta degli animali, capirne le cause e delineare metodi e strategie da seguire per arginare un fenomeno di certo non insolito. Il compito di avviare i lavori, ai quali hanno preso parte, oltre ai veterinari in servizio nel Vibonese e anche fuori provincia, gli agenti della Forestale e del Corpo delle guardie zoofile, spetta a Francesco Massara, presidente dell’Ordine provinciale dei medici veterinari. Nel rivolgere il saluto ai presenti – in sala ci sono anche Giuseppe Maddalena, Maria Carmen Martino, Cesare Calvano, Giovanni Depietra, Diego Crociè ed Emanuele Cullari – coglie l’occasione per motivare il corso di aggiornamento su “I reati a danno degli animali e le indagini di patologia forense” e, nello stesso tempo, sottolineare gli obiettivi del gruppo di relatori dell’Università di Napoli che mira a trasferire tutte le azioni del campo umano nel settore veterinario. Entrando nel vivo del tema, a tenere desta l’attenzione del numeroso pubblico è Orlando Paciello, docente di Tecniche delle autopsie e diagnostica cadaverica veterinaria dell’UniNa. Avvalendosi del supporto di filmati e grafici, sviluppa il tema del maltrattamento e delle uccisioni illegali degli animali soffermandosi, in particolare, sulle tecniche investigative e sull’analisi di casi pratici. Il docente, interagendo efficacemente con i presenti, riesce a delineare il quadro chiaro del fenomeno, snocciolando dati, norme, suggerimenti sul comportamento da tenere nel fronteggiare casi delicati. Ad avvalorare l’intervento di Orlando Paciello contribuisce anche la relazione tenuta, a seguire, da Giuseppe Piegari, dottore di ricerca e borsista della Federico II, che si sofferma sul riconoscimento delle lesioni arrecate illegittimamente agli animali sino a provocarne la morte. I veterinari seguono con grande interesse anche la relazione finale sul tema “Esame osteologico forense: dalla tafonomia alla diagnosi di causa di morte” tenuta da Ilaria D’Aquino, dottoranda di ricerca sempre dell’UniNa.
