Il Consigliere regionale di Forza Italia Domenico Giannetta, dichiara con forza:
”Sul lockdown il Governo non faccia scelte discrezionali sulla pelle dei calabresi”!
Giannetta dice: “Ci aspettavamo lealtà e vicinanza da questo governo che invece sembra pronto a sferrare questo colpo di grazia. Non lo comprendiamo e siamo pronti ad azioni importanti a tutela dell’equità”.
E ancora Giannetta afferma: “Non si capisce come il Ministro della Salute interpreti i parametri per l’assegnazione della zona rossa.
Basta leggere i dati per vedere che la Calabria è messa meglio di altre regioni che non sono contemplate tra quelle a rischio chiusura.
L’unico dato border line è quello relativo al coefficiente Rt, che comunque non supera in modo significativo la soglia. Parliamoci chiaro il nostro sistema sanitario era fortemente critico prima ed è fortemente critico ancora. Nonostante sia di fatto amministrato dal governo con i commissari regionali e nelle Asp.
E nonostante anche la gestione del piano dell’emergenza sia stata avocata dai tavoli romani – con decisioni dell’ultimo momento, confuse e contraddittorie – che ci hanno rilegato a una funzione secondaria e agli ospedali la funzione di stazioni appaltanti”.
Giannetta sottolinea: ”Ma non è questo il punto. Anche se i soliti speculatori stanno approfittando della situazione per puntare il dito e fare scaricabarile.
Gli stessi che gridavano allo scandalo per il commissariamento e che chiedevano pieni poteri e che oggi si girano dall’altra parte mentre il ministro della salute, dello stesso colore politico, proroga e rafforza il commissariamento esautorando la Regione.
Il punto è che non ci sono i presupposti per mandare in tilt il sistema.
La Calabria non è una regione come la Lombardia o il Piemonte. È una regione povera. Con piccole attività che rischiano di non sopravvivere.
Un sistema che sta attraversando un momento di fragilità anche politico, con la tragica mancanza del presidente eletto dal popolo.
Perché dunque infierire, peraltro con un DPCM ai limiti della legittimità costituzionale?”
Infine Giannetta conclude: ”Il Governo valuti bene altrimenti si carichi il peso, anche economico, della scelta e delle responsabilità che ne possono derivare”.