La solidarietà veste di rosa le poltrone dell’auditorium Casa di Nazareth di Rizziconi, dove il prossimo 29 ottobre alle ore 21 andrà in scena lo spettacolo musico-teatrale «1861 – La brutale verità» tratto dall’omonimo libro di Michele Carilli e sceneggiato dall’Associazione Culturale CarMa.
L’ iniziativa, voluta dall’APS I Baroncini di Rizziconi e in collaborazione con l’ Associazione Culturale CarMa di Reggio Calabria, si inserisce tra le attività del mese della prevenzione dei tumori femminili e punta alla raccolta fondi per l’acquisto e la conseguente donazione di poltrone chemioterapiche da destinare ai reparti ospedalieri di oncologia attivi in regione.
La ricerca di una solidarietà collettiva e fattiva nasce da un vissuto personale e chiama a raccolta quanti vogliono lasciare un segno tangibile anche sui tempi e i metodi di cura dei pazienti oncologici.
«Vista la mia esperienza dovevo fare qualcosa – dice la presidente de I Baroncini Teresa Greco – e sapevo di poterlo fare, partendo dalla sensibilità delle persone che sono il cuore dell’Associazione I Baroncini , con le quali condivido la passione per il teatro amatoriale». «Da lì l’assonanza delle poltrone con il teatro e la passione per questa arte, la sofferenza personale e quella vissuta e che vivo e che vedo nei giorni in cui mi sottopongo alla chemioterapia ci hanno portato a leggere tutto in chiave di solidarietà e impegno sociale». «La stima ed i legami poi – conclude Teresa Greco – stanno facendo il resto. Attraverso condivisioni e collaborazioni di cui si sono fatti carico in modo gratuito, professionisti, amici e altri compagni di viaggio con i quali siamo parte della Federazione Italiana Teatro Amatori (FITA), così come gli amici dell’Associazione CarMa di Reggio Calabria che si sono resi disponibili alla messa in scena, come contributo alla raccolta fondi, di uno dei loro spettacoli più premiati».
«Si è innescato un instancabile movimento virtuoso – dicono Mario Lo Cascio, presidente dell’ associazione CarMa e il suo vice e autore dell’opera da cui è tratto lo spettacolo 1861- La brutale verità , Michele Carilli – che ha coinvolto altre persone e realtà sane del nostro territorio». «Il fine è quello di far sì che chi deve sottoporsi alle cure oncologiche possa farlo con il minor disagio possibile e con tempi di attesa più brevi. Lo faremo – concludono – attraverso lo strumento che da sempre utilizziamo per operare e esprimerci, quello del teatro».
E mentre l’attesa per il 29 ottobre cresce, la raccolta fondi si fa strada anche attraverso il web e i social: dalla pagina facebook de i Baroncini è possibile contattare gli organizzatori e attraverso la piattaforma gofunme contribuire con una donazione.
Per tutte le info si può chiamare o inviare un messaggio WhatsApp al +39 333 135 0035.
L’intero incasso e tutte le partecipazioni, dagli attori alle collaborazioni a vario titolo, alle sponsorizzazioni, tutto concorrerà al raggiungimento del fondo necessario per l’acquisto di poltrone chemioterapiche.