Sarà Nicola H. Cosentino, l’ospite di una nuova inziativa nata nell’ambito della kermesse denominata “Letture di Stagione. Sotto il cielo d’inverno”, patrocinata dall’Assesorato alla cultura del comune di Pizzo calabro guidato dall’assessore Cristina Mazzei e realizzata grazie ad una patnership tra l’associazione Nish, la Events&Press e la cooperativa Kairos.
Cosentino – autore del romanzo “Cristina d’ingiusta bellezza”, edito da Rubbettino e pubblicato nel 2016 per la collana Patipatisse, sarà al castello Aragonese, domani alle ore 18.00
Nato a Praia a Mare (CS) nel 1991, vive tra Roma e Cosenza. È laureato in Scienze Politiche con una tesi sul teatro greco nella resistenza culturale. Giornalista pubblicista, ha collaborato per anni col «Quotidiano del Sud». Dal 2014 cura la pagina culturale del blog Venti, di cui è cofondatore, e organizza come direttore artistico il festival di cinema indipendente «Brevi d’Autore». Scrive corti per gli altri, ma ogni tanto ne dirige anche uno. Ha vissuto a Londra, lavorando in una casa editrice. Sempre a Londra ha scritto il suo primo romanzo, pubblicato poi nel 2016 da Rubbettino.
Interessante e coinvolgente risulta essere la trama del romanzo. “Il 23 dicembre 1984, – si legge sul sito della casa editrice calabrese – giorno delle sue nozze, l’insegnante di piano Cristina Petraglia non si presenta in chiesa. La sua Diane viene rinvenuta in mezzo al lago. Di lei, però, non c’è traccia. La colpevolezza copre chiunque, come un manto di neve, e non risparmia nemmeno la vittima: bella, forse troppo, per la sua piccola comunità. Lo psicologo inviato dalla Procura investiga tra i sentimenti di chi è coinvolto. Si imbatte in Fiore, che fin da piccolo fa il gioco del silenzio; in Cristiano, un falegname che fa l’acrobata tra i cornicioni di antichi palazzi; in Melania, che respinge la parte di perdente e lotta per averne un’altra. La vera indagine diventa un viaggio nel senso di bellezza e di sconfitta di una piccola, feroce umanità. Faccia a faccia con una bellezza troppo invadente per meritare una sola verità”.