Non tarda a giungere la risposta dell’ex sindaco Peppe Dato dopo che la squadra comunale guidata dal primo cittadino, Carmelo Mazza, nei giorni scorsi, aveva “accusato” la sua amministrazione del fatto che “negli ultimi cinque anni, nonostante il Comune si trovasse in gravi difficoltà finanziarie, i cittadini non si sono visti mai recapitare il bollettino per poter pagare il consumo di acqua”. Per questo, la giunta ha deliberato regolamentando la riscossione dei canoni idrici delle cinque annualità pregresse, procedendo nel corso del 2017 alla spedizione di un’unica fattura comprendente i consumi dell’anno precedente.
Per Dato, affermazioni che corrisponderebbero ad “un cumulo di falsità ed imbrogli. Chiederemo al prefetto – afferma – l’annullamento della delibera di giunta relativa alla “Gestione della riscossione del servizio idrico relativo agli anni 2012-2016” e di informare di ciò, come è doveroso che sia, la Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti. Riteniamo che l’invio di un’unica fatturazione sia un becero tentativo di guadagnare tempo, uno stratagemma ragionieristico per tentare di dimostrare entrate fittizie di un milione di euro per contrastare l’enorme debito e per ricostituire la cassa. L’incosciente amministrazione Mazza dimostra di non preoccuparsi della gravissima situazione economica-finanziaria del Comune. Evidentemente il maestro di sostegno che, come si dice, ogni giorno scartabella le varie documentazioni, sta indirizzando la barra verso il disastro completo”.
Per l’ex sindaco non corrisponderebbe a vero neanche la notizia della mancata lettura dei contatori durante gli anni passati. “Nel 2012 – sottolinea -, abbiamo inviato ai cittadini il bollettino per il pagamento del canone idrico 2010 (gestione Salvatore Vecchio). Nel 2013 abbiamo chiesto alla ditta che aveva in gestione l’impianto idrico, la lettura dei contatori ed era stato predisposto il ruolo 2011 che si stava per inviare alla fine di gennaio 2014. Ai primi di febbraio 2014 ci venne notificato l’ingiusto ed illegittimo decreto di scioglimento del consiglio comunale. Fino alla data del nostro reintegro, avvenuto il 13 giugno 2015, la nutrita commissione straordinaria antimafia non aveva provveduto ad inviare il ruolo predisposto, che intanto spariva dall’ufficio di ragioneria. A questo punto abbiamo chiesto la lettura dei contatori alla nuova ditta che aveva vinto l’appalto per la gestione dell’impianto idrico. Avute le letture, l’ufficio finanziario ha provveduto a predisporre nuovamente il ruolo 2011. Il sistema di calcolo è stato molto semplice: il consumo dei 5 anni è stato diviso per 5 e poi è stato calcolato l’importo. Si dovevano inviare gli altri ruoli pensando di accoppiare il ruolo dell’anno in corso con uno arretrato, per non gravare molto sulle gestioni economiche delle famiglie”.
Un sistema “criticato” dall’attuale amministrazione, sottolinea il capogruppo di minoranza, che lo avrebbe tacciato come non regolare “per poi copiare anche questa modalità ed inviare ai contribuenti ben 5 ruoli. Gli attuali amministratori – dichiara Dato – hanno bloccato l’azione accertatoria che avevamo messo in campo con l’ufficio finanziario, gli agenti della polizia municipale e la ditta che gestisce il servizio”. Per Dato, apparirebbe anche “strano” lo sconto del 15 per cento già calcolato sull’ammontare della fattura sul consumo del 2016 concessa dall’attuale amministrazione considerato che la Sorical “durante le contestazioni negli uffici di Germaneto, per l’acqua marrone a Joppolo e Ricadi, aveva proposto uno sconto del 50 per cento estendendolo anche agli altri comuni interessati dal fenomeno. La proposta della Sorical era stata giudicata da me e dal responsabile dell’Utc insufficiente, per cui avevamo chiesto un maggiore sconto e l’estensione all’anno precedente”.
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