Sin da piccola ho amato la storia, un amore che con il tempo è cresciuto sempre di più, senza mai lasciarmi.
Per questo conosco benissimo la storia di Maria Antonietta, sfortunata regina di Francia, moglie di Luigi XVI, nonostante tutto in questi giorni di caldo sole, ho letto un interessantissimo libro della casa editrice Newton Compton, che ha raccolto in un unico volume i tre romanzi dedicati a Maria Antonietta scritti dall’autrice Juliet Grey.
Nel leggerlo ho rivisto ad occhi aperti , anche uno dei miei cartoni animati preferiti , quando ero bambina: “Lady Oscar”.
Scrivere di Maria Antonietta non è compito facile, perché non si tratta di raccontare semplicemente una storia, si tratta di riportare in vita un’icona, di contestualizzare le sue parole ed i suoi atteggiamenti in un’epoca a noi lontana senza estraniarla, rendendola troppo moderna o troppo sopra le righe.
La narrativa storica è una branchia non semplice, spesso molti autori hanno fallito perché si sono discostati troppo dalla realtà, cadendo anche in falsi storici.
Non è il caso della Grey e dei suoi tre romanzi, perché è stata bravissima.
Dal primo volume è stato anche tratto il famoso film di Sofia Coppola .
La Grey inizia raccontando di Maria Antonietta, giovane arciduchessa d’Austria, che cresce nel lusso più sfrenato della corte imperiale austriaca .
Ma l’immagine di felicità e perfezione che la circonda si dissolve quando sua madre, la rigida imperatrice Maria Teresa, la obbliga a sposare un ragazzo goffo e scontroso, il futuro Luigi XVI, e quindi a partire per la Francia, divenendo regina a soli 18 anni. A Versailles tutti ne ammirano il portamento e l’incedere leggiadro ma, sotto gli sfarzosi abiti di seta e le vertiginose acconciature, Maria Antonietta è una donna inquieta e fragile come tante altre. Il re è assente e poco incline a soddisfare i desideri della consorte e la giovane regina comincia a condurre una vita spensierate e stravagante. Si circonda di uomini frivoli e senza scrupoli, di cortigiani e dame che la intrattengono e la distraggono e così diventa presto protagonista di scandalosi pettegolezzi ,come lo scadandalo della collana, di cui però era completamente innocente.
Juliet Grey ricostruisce con rigore e passione le luci e le ombre di una protagonista della storia, e ne fa rivivere a tutto tondo il personaggio e il tragico destino.
Il ritratto di una delle principesse più spregiudicate e ribelli della storia .
Nel 1793 il re, implicato in attività controrivoluzionarie, venne giustiziato. Anche Maria Antonietta fu arrestata e processata per crimini contro la Repubblica francese, ed in seguito morì ghigliottinata il 16 ottobre del 1793 a mezzogiorno e un quarto. Le sue ultime parole sono rivolte al boia Henri Sanson, a cui pesta un piede: “Perdonatemi signore, non l’ho fatto apposta”.
Juliet Grey ha condotto numerose ricerche sulle famiglie reali europee ed è particolarmente affezionata alla figura di Maria Antonietta. Ha studiato come attrice. Il diario proibito di Maria Antonietta e Il diario perduto di Maria Antonietta e Le confessioni segrete di Maria Antonietta, compongono l’avvincente trilogia dedicata alla vita della regina di Francia.
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