In apparenza sembrerebbe un atto di razionalizzazione del nostro sistema sanitario regionale. Ma c’è chi vi coglie l’ennessimo “scippo” a danno delle zone periferiche.
Stiamo parlando della soppressione delle due centrali operative del 118 di Crotone e Vibo Valentia che saranno disattivate, secondo quanto previsto da un decreto del commissario, Massimo Scura, il quale prevede che sarà l’Asp di Catanzaro a coordinare le due centrali operative che saranno accorpate nelle funzioni a quella del capoluogo di regione.
Il decreto in questione si inserisce nella riorganizzazione della rete di emergenza-urgenza che prevede la riduzione delle centrali operative del 118 da 5 a 3 entro il mese di febbraio 2017 e la loro conseguente chiusura.
La struttura commissariale comunque, ha previsto che alcuni funzioni – quella di garantire il coordinamento delle postazioni di emergenza territoriale (pet) ed il collegamento con le postazioni di continuità assistenziali – resteranno comunque alle Asp di Vibo e Crotone.
Il provvedimento comunque non mancherà di scatenare delle polemiche, come sempre quando si parla di sanità. Proprio in questi giorni inftti il consiglio di stato ha definitivamente annullato il decreto con il quale il commissario Scura ha chiuso l’ospedale di Praia a Mare. Chiusra che a detta dell’onorevole del Pd enza Bruno Bossio avrebbe “contribuito all’aumento della mobilità Sanitaria passiva e ad aggravare la spesa a carico delle casse regionali”.