IL COMUNE DI GIOIA TAURO AVVIA LE PROCEDURE DI CONTRASTO AI VINCOLI IMPOSTI DALL’ AUTORITÀ DI BACINO

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Dopo la denuncia pubblica del sindaco di Gioia Tauro avvocato Simona Scarcella rispetto alle criticità discendenti dalla delibera numero 2 del 2024 adottata dall’autorità di bacino Distrettuale dell’Appennino meridionale, cui ha fatto seguito la sostanziale adesione della quasi totalità dei sindaci calabresi, il comune di Gioia Tauro avvia immediatamente le prime procedure di contrasto alle immediate esecutività di questo provvedimento.

Il sindaco Scarcella nella giornata di oggi ha infatti scritto ufficialmente all’autorità di bacino evidenziando una serie di criticità procedurali nell’adozione del provvedimento, fortemente lesivo degli interessi di pianificazione urbanistica e di sviluppo del territorio calabrese.

Richiamando in maniera puntuale una serie di disposizioni normative , anche comunitarie, che impongono la partecipazione degli stakeholder all’attività di pianificazione e di revisione dei piani per la gestione del rischio alluvioni e idrogeologico, la sindaca Scarcella ha lamentato la mancata acquisizione da parte degli enti locali dei verbali e dei documenti ufficiali relativi al processo di adozione, atti che si ritengono indispensabili ai fini delle verifiche di eventuali carenze nelle procedure di tutela previste dalla legge.

Pertanto, il primo cittadino della seconda città della provincia di Reggio Calabria, ha immediatamente richiesto la sospensione del provvedimento deliberativo al fine di consentire l’effettiva partecipazione e concertazione di tutti gli enti locali oltre che delle categorie professionali interessate. Ha formulato inoltre istanza di proroga della fase di consultazione pubblica in virtù delle carenze procedurali specificate e la sospensione dell’ applicazione, fra l’altro facoltativa, delle misure di salvaguardia attualmente vigenti.

“Abbiamo studiato in tempi velocissimi e con la massima attenzione tutta la normativa che disciplina l’adozione di tali vincoli. Il fatto che gli enti locali e le categorie professionali non siano state interpellate in una fase di concertazione preventiva all’adozione, rappresenta un vulnus procedurale insormontabile.” afferma il sindaco Scarcella ” ed auspico che la mia istanza venga accolta per consentire a tutti quanti i comuni di poter svolgere il ruolo di interlocuzione indispensabile affinché i vincoli imposti senza tenere conto della reale situazione delle nostre comunità possano essere rivisti e adeguati a quelle che sono le condizioni vere e concrete dei nostri territori. Credo che la mia richiesta rappresenti una legittima presa di posizione di fronte ad una normativa costituzionale e comunitaria che è molto chiara sull’argomento e che non consente deroghe. Siamo già pronti ad attivare tutte le tutele necessarie anche di fronte al tribunale amministrativo regionale affinché ci venga garantito il diritto di esprimere la voce dei territori”.

(Fonte Facebook)

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