Il sindaco Franco Pagano ha ancora una settimana di tempo per decidere se revocare o confermare le proprie dimissioni. Nei corridoi di Palazzo Convento regna la calma. Gli amministratori ancora in carica provano a gestire senza sussulti il quotidiano, ma niente lascia pensare che possano essere intraprese iniziative meritevoli di rilievo. Non si parla neppure di convocare il Consiglio per trattare le variazioni di bilancio necessarie per poter utilizzare i 391.572 euro concessi dalla Regione – di cui 359.870 euro a carico del bilancio regionale e 31.702 euro a carico del bilancio comunale – per l’efficientamento e la rifunzionalizzazione degli impianti di depurazione e delle stazioni di sollevamento dei reflui urbani. Atteso che il sindaco sembra determinato a non tornare sui suoi passi, spetterà al commissario prefettizio o alla commissione straordinaria provvedere a ridare impulso all’iter burocratico. Sul tavolo del ministro Alfano, intanto, giace dallo scorso 12 settembre la proposta di scioglimento del consiglio comunale avanzata dal prefetto Carmelo Casabona. In caso di pollice verso, appare chiaro che il “caso elicottero” avrà giocato un ruolo importante se non decisivo. Per Nicotera ricomincerà il calvario, mentre la giustizia farà il suo corso e le sette persone indagate per l’atterraggio del Robinson 44 nel centro storico dovranno affrontare l’aula giudiziaria per far valere le proprie ragioni e sperare in un esito positivo. La pioggia di avvisi di garanzia firmati dal procuratore facente funzioni, Michele Sirgiovanni, grava sul sindaco Franco Pagano e sullo sposo Antonio Gallone, nonché su Gregorio Milidoni, comandante facente funzioni della polizia municipale e Carmelo Ciampa, responsabile dell’area tecnica del Comune, tutti chiamati a rispondere, in concorso tra loro e con lo sposo Antonio Gallone, del reato di abuso d’ufficio. Avvisi di garanzia anche per Salvatore Delfino, commerciante di Gioia Tauro; Enrico Abagnale, 49 anni, pilota di elicottero con brevetto sospeso; Giovanni Contieri, pilota del Robinson 44, residente a Pompei. Tutti e tre, sempre in concorso con Antonio Gallone, sono accusati di interruzione e turbamento della normale circolazione stradale, veicolare e pedonale.