Non sarebbe affatto conclusa l’emergenza idrica relativa alla non potabilità dell’acqua della frazione Marina che continuerebbe, a detta di molti dei suoi abitanti, a presentare dubbia colorazione ed eccessiva concentrazione di manganese. Anzi, negli ultimi giorni sarebbe stato percepito un forte odore di cloro, sostanza che, la settimana scorsa, avrebbe causato la morte dei pesci rossi della vasca della villetta comunale. A tutt’oggi, quindi, permarrebbero i disservizi e non sarebbero state ripristinate dalla società di risorse idriche calabresi le condizioni di conformità dei parametri di potabilità. Un incontro per chiarire le ragioni di un’acqua, quella proveniente dal serbatoio “Medma”, che, dal 2014, seguiterebbe a creare seri problemi agli abitanti di Marina, è avvenuto tra Toni Capua, componente del movimento “14 luglio”, il commissario Lucia Iannuzzi, il sub commissario Carmelo Callà e il segretario comunale Vincenzo Calzona. Capua avrebbe chiesto delucidazioni in merito altavolo tecnico che si sarebbe svolto alcuni giorni fa, presso l’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, fra il commissario Iannuzzi, Angela Diano, dirigente provinciale dell’Arpacal di Vibo Valentia, il direttore dell’Area tecnica della Sorical, Sergio De Marco, il sindaco di Ricadi, Giulia Russo e altri rappresentanti istituzionali che avrebbero discusso proprio della grave e complessa problematica nicoterese e non solo, cercando una soluzione definitiva. A Capua il commissario avrebbe assicurato il suo impegno per una risoluzione della questione “acqua” sottolineando, a differenza di alcune notizie fuorvianti che erano circolate in città negli ultimi giorni, l’attualità dell’ordinanza emanata dall’ex sindaco Franco Pagano nel settembre 2014 con la quale veniva disposto il divieto di utilizzo a scopo idropotabile dell’acqua. Non c’è traccia, perciò, di alcuna revoca dell’ordinanza. L’eventualità di possibili revoche riguarderebbero, sulla base di dati ottimistici, solo ed esclusivamente i comuni di Ricadi e Tropea, nulla, quindi, a che vedere con la situazione di Nicotera Marina dove l’atavica questione persisterebbe più grave che mai. “Nulla è cambiato – afferma Antonella Pompilio, cittadina della frazione nicoterese –. L’acqua continua ad essere torbida. Ciò evidenzia chiaramente che la problematica non è stata risolta. Il fatto strano è che in alcune zone del paese è maggiormente visibile rispetto ad altre. Una situazione incresciosa. Non possiamo ancora utilizzarla neanche per cucinare, con grande dispendio di soldi”. Gli abitanti della frazione Marina continuano, quindi, esasperati, quotidianamente a vivere i continui disservizi connessi all’erogazione di un’acqua dall’incerta genuinità. Il disservizio dell’acqua sporca è proseguito, perciò, anche dopo le rassicurazioni della Sorical che, a fine estate, avrebbe eseguito lavori di filtrazione per ridurre la concentrazione di ferro e di manganese nelle acque processate. Le analisi dei campioni di acqua, infatti, dopo l’inserimento di una batteria di filtri nello schema idrico dell’acquedotto che alimenta Nicotera, Joppolo, Ricadi e Tropea, avrebbero, secondo quanto afferma la Sorical, dato esito positivo. Peccato, però, che a distanza di circa tre mesi da quei lavori nulla è cambiato.