“Lo stile di vita della Dieta Mediterranea del comune tirrenico è lo stile ideale del donatore di sangue”. Queste le conclusioni a cui è giunto il convegno “Epigenetica e stili di vita” promosso, presso la sala “Giovanni XXIII” della Cattedrale, dall’Associazione volontari italiani sangue, sezione di Nicotera. All’incontro, aperto dai saluti del presidente Concetta Palmitesta, sono intervenuti Antonio Milici, neurologo, psichiatra e dirigente medico dell’Asp di Messina, Antonio Leonardo Montuoro, presidente dell’Accademia internazionale della Dieta Mediterranea di riferimento e Rita La Rosa, coordinatrice della consulta provinciale dell’Avis giovani di Vibo Valentia. In particolare, Milici si è soffermato sul concetto dell’epigenetica evidenziando le caratteristiche delle mutazioni genetiche e della trasmissione dei caratteri ereditari, sulle proprietà terapeutiche o preventive di alcuni alimenti e sulla nutrigenomica, la branca della medicina che studia i rapporti tra alimentazione, malattie e corredo genetico allo scopo di elaborare diete personalizzate. Montuoro, invece, ha evidenziato gli effetti benefici di questo stile di vita ripercorrendo le tappe storiche e scientifiche che hanno portato Nicotera ad essere la patria della Dieta Mediterranea. Ha, quindi, disquisito su Ancel Keys e sui “Seven country studies”, gli studi pilota condotti nella cittadina vibonese conclusi con la creazione dell’indice di adeguatezza mediterraneo (Iam), un indice che caratterizza a livello internazionale la Dieta Mediterranea di Nicotera e a cui fanno riferimento tutti gli scienziati quando parlano di nutrizione e dieta. Chi si nutre dei prodotti della famosa Dieta mediterranea, quindi, secondo gli studiosi intervenuti, ha il vantaggio di assumere molteplici liquidi, proprio quello che l’Avis richiede ai suoi donatori prima di effettuare un prelievo.