La Regione si muove in direzione della promozione e potenziamento dei Centri antiviolenza e delle Case di accoglienza (Case Rifugio) alle donne vittime di violenza e ai loro figli e per il rafforzamento della rete dei servizi territoriali. Pubblicato un avviso che intende dare attuazione a quanto previsto dal Piano nazionale contro la violenza alle donne attraverso il finanziamento di azioni volte a rafforzare le misure poste in essere a sostegno delle vittime di violenza di genere e i loro figli ed i servizi a loro dedicati, il tutto in un’ottica non solo di assistenza ma di empowerment femminile. In particolare, saranno finanziati i progetti finalizzati a: promuovere un livello di informazione adeguato, diffuso ed efficace del fenomeno, al fine di accrescere a consapevolezza e la sensibilità del territorio; sviluppare la rete di sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli attraverso il rafforzamento dei servizi territoriali, dei centri antiviolenza, delle case rifugio e dei servizi di assistenza, prevenzione e contrasto che, a diverso titolo, entrano in relazione con le donne vittime di violenza. Obiettivo dell’avviso è assicurare un elevato livello di accoglienza e sostegno alle donne vittime i violenza di genere e al contempo garantire il sostegno di una formazione adeguata delle operatrici dei Centri e delle Case rifugio. Possono partecipare all’avviso per la promozione dei Centri antiviolenza e le Case di accoglienza rifugio: Enti locali, in forma singola o associata; associazioni e organizzazioni operanti nel settore del sostegno e dell’aiuto alle donne vittime di violenza, che abbiano maturato esperienze e competenze specifiche in materia di violenza contro le donne, che utilizzino una metodologia di accoglienza basata sulla relazione tra donne, con personale formato specificatamente sulla violenza di genere. Le associazioni e le organizzazioni devono essere iscritte,ove previsto,da almeno cinque anni ad Albi/Registri regionali del Volontariato, della Promozione o della Cooperazione sociale(se istituiti)o all’anagrafe delle Onlus presso l’Agenzia delle Entrate ovvero Fondazioni o altri albi appositamente previsti dalle leggi vigenti e istituiti; avere nello Statuto i temi del contrasto alla violenza di genere, del sostegno, della protezione e dell’assistenza delle donne vittime di violenza e dei loro figli quali finalità esclusive o prioritarie, coerentemente con quanto indicato con gli obiettivi della Convenzione di Istanbul, e dimostrare una consolidata e comprovata esperienza almeno quinquennale nell’impegno contro la violenza alle donne. L’ammontare delle risorse destinate ai progetti per Centri Antiviolenza e per Case di accoglienza (Case Rifugio), è di complessivi 400 mila euro. L’importo suddetto è ripartito per le due tipologie di intervento come di seguito riportato: 200.mila euro riservato ad enti privati; 200 mila euro riservato ai Comuni/Ambiti distrettuali. Il contributo della Regione potrà al massimo essere pari al 90% del costo totale previsto per la realizzazione della proposta progettuale presentata. Il proponente, pertanto, dovrà garantire un cofinanziamento almeno pari al 10% del costo totale.
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