Bisogna uscire da un equivoco: i militari non svolgono compiti di controllo del territorio. Il capo della Polizia, Franco Gabrielli, intervenuto a un convegno del sindacato di Polizia Silp-Cigl, chiede che si esca “da questo equivoco”.
“L’impiego dei militari non può essere confuso con il controllo del territorio che può essere solo attribuito alle forze di polizia. Dovremo porre su questa questione – ha aggiunto Gabrielli – una pregiudiziale al governo che le istituzioni ci consegneranno”.
Il capo della Polizia, prima di lanciare questa riflessione sull’impiego dei militari in compiti di presidio di strutture ‘sensibili’, parlando ad un auditorio di poliziotti riunito alla ‘Casa dell’aviatore’ dell’Aeronautica militare, ha ringraziato le Forze armate per il loro contributo.
“Invece che impiegare milioni e milioni di euro” nell’impiego dei militari, ha aggiunto Gabrielli, “si potrebbe recuperare l’esperienza che appartiene al passato dell’utilizzo degli ausiliari, formandoli e affrontando il tema di avere forze fresche, giovani che darebbero il cambio a chi ha tirato “la carretta a lungo”. Per il capo della Polizia è “necessario un cambio generazionale” che consenta alle forze di polizia di poter far fronte alle tante sfide che le attendono. Gabrielli ha quindi parlato della Cyber Security e dell’importanza delle esperienze passate che hanno portato creazione di strutture come il Cnipic, che è “un presidio di legalità” che è impegnato nella lotta al crimine informatico e ha compiti di vigilanza sulle infrastrutture critiche che “se aggredite possono rappresentare un problema non solo per la sicurezza economica ma anche per la sicurezza del sistema-Paese”.
Roma , 7 dic. 2016 fonte (askanews) –