Dopo il ritiro delle deleghe agli assessori avvenuto poco meno di due mesi fa, il giovane sindaco della città, il democratico Giuseppe Falcomatà ha presentato nella suggestiva cornice del Teatro Cilea, la nuova giunta. Un restyling più che un terremoto – hanno commentato i media locali e gli osservatori politici – in quanto vi sono poche novità e molte conferme. E se difatti, la delega di vice-sindaco passa da Anghelone al fidatissimo Neri che avrà anche quelle degli affari generali e per i Patti per il Sud, Angela Marcianò invece, – molto legata al Procuratore Nicola Gratteri, ha mantenuto le deleghe ai lavori pubblici, alla legalità e trasparenza, alle politiche della Casa e al contrasto all’abusivismo commerciale, rafforzando la sua posizione, mentre restano al sindaco le deleghe alla cultura ed edilizia privata, Sport, turismo, sanità, protezione civile. Per quanto riguarda gli altri assessorati, troviamo nella nuova giunta la socialista Irene Calabrò con le deleghe alla Programmazione economica e Finanziaria, e ai Tributi, Giuseppe Marino, Mobilità, trasporti e, Smart City, i confermati Nino Zimbalatti, (Polizia Municipale e sicurezza urbana) e Giovanni Muraca (Ambiente, Verde pubblico e patrimonio boschivo), la new entry Anna Nucera, sorella del consigliere regionale Giovanni Nucera di Sinistra Italiana, che ha ottenuto le deleghe all’Educazione e Istruzione, Saverio Anghelone, attività produttive e sviluppo economico, ed infine Lucia Anita Nucera con le deleghe alle politiche sociali e alle pari opportunità.
Bocciati quindi risultano Mattia Neto, Patrizia Nardi e Agata Quattrone, mentre “il navigatore” di palazzo San Giorgio che è riuscito a trovare un non scontato equilibrio interno ha così commentato “Oggi si apre una fase 2. La nuova giunta si farà interprete di questo nuovo momento con fermezza e capacità di ascolto. Il nostro obiettivo deve essere quello di umanizzare la politica, i rapporti ed i modi di umanizzare i problemi della città. Questa classe politica deve entrare nella carne viva dei problemi della nostra città. Tra i nostri obiettivi vi sono i: 90 milioni di progetti previsti per il pon metropolitano, il miglioramento della mobilità, l’inclusione sociale, i Patti per il sud, il Decreto reggio rimodulato, interventi periferie e manto stradale. Tutto questo in una cornice di legalità e trasparenza che è il protocollo che questa amministrazione ha siglato qualche giorno fa”. Il Primo cittadino ha avuto poi parole di riguardo per i cittadini delle periferie che “hanno bisogno di sentirci vicini con la presenza, l’ascolto”, e non ha mancato di dare una stoccata alla criminalità organizzata chiosando che è necessario “fare squadra anche tra le istituzioni poiché la lotta alla ndrangheta si fa quartiere per quartiere con le istituzioni che fanno da esempio”.
Il rimpasto – lo ricordiamo – si era reso ormai necessario anche per una certa sfiducia sull’attività dell’esecutivo diffusasi tra i reggini e certificata dalle criticità emerse anche dal rapporto pubblicato di recente dal Sole 24 ore.