“Bisogna, purtroppo, tornare ad affrontare l’argomento debiti del Comune di Joppolo dopo che mi è stata consegnata, parzialmente, la documentazione richiesta in cui, però, manca la parte più corposa relativa ad ogni singola voce che va a comporre il quadro dei debiti fuori bilancio”. Sono le parole dell’ex vice sindaco Guido Ventrice che ritorna sulla situazione debitoria del Comune dopo che, nel mese di novembre, aveva presentato richiesta di accesso agli atti per verificare la sussistenza di azioni illegittime di fronte alle “congetture sciorinate dal gruppo di maggioranza” relativamente ai debiti del Comune. Alcuni giorni prima, infatti, gli amministratori con a capo Carmelo Mazza, avevano “disegnato” una situazione debitoria dell’Ente che si sarebbe aggirata, a loro dire, intorno ai 4 milioni di euro.
“Mi è stata fornita – evidenzia Ventrice – dal sindaco Mazza una motivazione che potrebbe avere dell’assurdo, se non valutata sotto un’ottica politica, nello specioso tentativo di celare documenti ed aspetti poco chiari. Il sindaco, infatti, si appella ad un chimerico procedimento in itinere, quando invece l’oggetto della richiesta, inoltrata nuovamente dal sottoscritto, si limita a chiedere nulla in più rispetto a quanto accertato e pubblicamente evidenziato dalla sua stessa giunta. Non è intenzione del sottoscritto, almeno per ora, entrare nel merito di quelle che sono le eventuali procedure transattive messe in atto dall’amministrazione, per le quali, un possibile intervento, avrà tutto il tempo necessario, dopo le conseguenti valutazioni”.
Per l’ex vice-sindaco, ad oggi, mentre da un lato si proclamerebbe ufficiosamente la disastrosa situazione debitoria dell’Ente, dall’altro nulla si farebbe per intraprendere le conseguenti e necessarie azioni al fine di risollevare le sorti economico-sociali dell’intero territorio.
“Di nulla – dichiara -, per quanto di mia conoscenza, sono stati ancora informati il consiglio comunale e le componenti sociali del territorio, quasi a voler celare, dietro ad una serie di ingannevoli proclami, le eventuali responsabilità di una così drammatica situazione. O forse si tende, comprensibilmente, anche se non giustificando la cosa, a voler nascondere le limitate capacità di un’amministrazione autoproclamatasi qualificata ma che, nei fatti, non riesce ad assolvere, se non in alcune personalistiche azioni o per mera propaganda, alle più elementari funzioni. Ne è testimonianza il cattivo funzionamento dei più elementari servizi: la frazione Coccorino fatta piombare nell’oscurità lo scorso mese di dicembre a causa di qualche guasto alle rete della pubblica illuminazione per cui nessuno, per più giorni consecutivi, se n’è occupato; ed ancora la mancanza di acqua, sempre nella frazione Coccorino, dove da più di una settimana, nonostante il periodo invernale, nella parte alta del paese, si assiste increduli ad una carenza idrica che non si evidenziava neanche nelle estati più torride. Sembra quasi che tali aspetti non riescano a sensibilizzare un’amministrazione che, oramai si è capito, campa di espedienti e di propaganda politica”.
Sempre secondo Ventrice, in passato alcuni membri dell’opposizioni, oggi in seno al gruppo di maggioranza, avrebbero mosso aspre critiche di fronte al tentativo di riscossione della tassa sui rifiuti solidi urbani relativa al quinquennio precedente, “eppure – afferma – la stessa cosa sta avvenendo in questi giorni visto che i contribuenti vedono recapitarsi avvisi di pagamenti relativi all’annualità 2011; Potremmo tornare ad affrontare il discorso dello sgravio Tari, per i noti disservizi della gestione commissariale, tanto propagandato dal precedente gruppo d’opposizione, i cui membri oggi sono incardinati nelle sfere dell’amministrazione Mazza, promosso anche dal sottoscritto che, per forza di cose si è dovuto arrendere di fronte alla grave situazione di deficitarietà dell’Ente e di fronte ad alcune mancanze procedurali ad opera dei commissari prefettizi: oggi non se ne parla più e l’attuale amministrazione sembra aver definitivamente abbandonato quell’intento che, con il senno del poi, rappresenta una reale presa in giro, abilmente ordita a danno del cittadino”.
Tornando alla situazione debitoria sarebbe evidente “come si continui a non perseguire nessuna concreta azione per porre rimedio alla crisi finanziaria dell’Ente ed è a tutti evidente come, il perdurare di tale contesto, aggravi sempre più le finanze comunali. L’unica cosa certa fino ad ora è la propensione dell’attuale amministrazione ad una gestione del territorio arbitraria e, a questo punto oserei dire “familiare” che abbonda di vari passaggi amministrativi illegittimi, di cui, in un futuro prossimo, chi di competenza dovrà, per forza di cose, tenerne conto. Nell’odierna situazione sarebbe bene che l’amministrazione, compatibilmente alle proprie scarse capacità, invece di perder tempo a esporre stupidaggini, accelerasse i tempi e procedesse al riconoscimento dei debiti fuori bilancio, come prescritto dall’articolo 194 del Tuel, individuando, poi, le azioni necessarie da porre in essere, sempre che sia ancora possibile”.
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