Continua a far parlare di sè la sanità pubblica vibonese dopo il blitz del NAS agli uffici dell’Asp di Vivo valentia. Sempre nella giornata di ieri infatti, il Pronto soccorso dell’ospedale “Jazzolino” di Vibo, è stato teatro di un altro sconcertante caso.
Il Pronto soccorso infatti è stato preso d’assalto da un ingente flusso di persone in cerca di assistenza sanitaria tanto che ad un certo punto i lettini in dotazione nel nosocomio del capoluogo di provincia sono stati tutti occupati dai pazienti e i medici sono stati costretti ad allocare i nuovi arrivati nei corridoi e persino nelle stesse barelle dell autoambulanze, costringendo così gli operatori del 118 a tre ore di fermo, dalle 21 alle 24.
Una situazione che si era già registrata nella giornata di sabato e che è certo indegna di un qualunque paese che si fregi dell’appellattivo “civile”. Una situazione che fa coppia con quello dello stesso servizio 118 che per una popolazione di oltre 160mila anime dispone solo di cinque autoambulanze di cui due in dotazione allo stesso nosocomio vibonese e una a testa per i presisi ospedalieri di Soriano calabro, Tropea e Serra san Bruno.