La Chiesa italiana è da sempre vicina alle posizioni di chi lavora e di chi soffre e più volte si è scagliata contro la piaga della disoccupazione. Sulla scia di tale impegno adesso – a Napoli, nei giorni 8 e 9 febbraio – si terrà una importante assise, organizzata dalle diocesi del Sud Italia e di quelle della Sardegna, in collaborazione con gli Uffici per la pastorale sociale e il lavoro.
L’evento – che si inserisce nel percorso nazionale della Settimana sociale dei cattolici italiani sul tema del lavoro che si terrà a Cagliari nell’ottobre 2017 – è stato oggetto anche di una discussione all’interno della sessione invernale della Conferenza Episcopale Regionale, i cui componenti hanno colto l’occasione per lanciare un appello alle istituzioni della regione e al mondo imprenditoriale, per impegnarsi e fare ogni sforzo affinchè si creino “situazioni concrete di posti di lavoro per ridare speranza” alle comunità e alle famiglie.
Una tragedia quella dei senza lavoro di fronte alla quale, la chiesa quindi, non ha intenzione di restare in silenzio ma che anzi, puntualizza che Napoli, sarà occasione di dialogo e riflessione sulla realtà che si vive nelle diocesi soprattutto meridionali ma anche di speranza per le tante esperienze positive di imprese che funzionano promosse anche con il contributo della Chiesa italiana.
Tra queste esperienze positive spiccano quelle del Consorzio Cooperative del gruppo Goel – nato nella diocesi di Locri e che oggi è una realtà che ha superato i confini regionali ponendosi al servizio di un preciso progetto di cambiamento sociale, che ha fatto proprie parole come libertà, democrazia, sussidiarietà, giustizia sociale, giustizia economica, diritti dei più deboli, comunità locali e territori e le realtà nate all’interno del Progetto Policoro, promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e che sta mostrando sempre più il suo volto di iniziativa ecclesiale, “spazio di evangelizzazione, formazione e promozione umana dove si mettono alla prova, con la necessaria umiltà, strade nuove e soluzioni inedite intorno al problema della disoccupazione”.
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