Il “sistema” degli appalti svelato dalla Guardia di Finanza.

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‘Ndrangheta e mondo imprenditoriale. E’ questo il legame che è stato messo in risalto da una poderosa attività investigativa che ha portato tre giorni fa ad una maxi-operazione eseguita sotto il Coordinamento delle Direzioni Distrettuali Antimafia di Reggio Calabria e di Catanzaro, – impiegando personale del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e di Cosenza – con l’ausilio del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e dei Nuclei di Polizia Tributaria di diverse città (Roma, Viterbo, Latina, Rieti Mantova, Milano, Agrigento, Messina, Palermo, Ragusa, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia, Caserta, Napoli, Salerno, Pisa) – e nel corso della quale, sono stati emessi dei fermi di indiziati di delitto, nei confronti di 33 soggetti responsabili di vari reati: dall’associazione per delinquere di tipo mafioso, all’associazione per delinquere aggravata dall’art. 7 L.203/1991, dalla turbata libertà degli incanti, alla frode nelle pubbliche forniture, dalla corruzione e falso ideologico in atti pubblici, a rapina ed estorsione, aggravate dal metodo mafioso (art. 7 l. 203/1191). Sequestrate anche 54 imprese.

Una vera holding del malaffare quella portata alla luce dal Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (G.I.C.O.) del Nucleo di Polizia Tributaria di Reggio Calabria e dal Nucleo PT di Cosenza, (circa 800 i finanzieri impiegati nella nostra regione, la maggior parte della provincia di Reggio Calabria) nell’ambito di due distinti procedimenti penali posti in essere dalle Direzioni Distrettuali Antimafia di Reggio Calabria, cioè l’operazione “Cumbertazione” (termine dialettale reggino utilizzato per indicare un’associazione “chiusa”) e di Catanzaro, cioè l’operazione “5 Lustri”.

Secondo questa indagine, il gruppo imprenditoriale Bagalà, sarebbe assurto nel tempo ad una posizione predominante nel settore degli appalti pubblici in Calabria, sfruttando – a detta degli investigatori e degli inquirenti – l’appartenenza alla nota cosca Piromalli. Grazie a questo rapporto privilegiato, lo stesso gruppo Bagalà sarebbe riuscito a turbare, nel periodo 2012/2015, almeno 27 gare indette da diverse stazioni appaltanti per un valore complessivo superiore a €. 90.000.000. Questa operazione sarebbe loro riuscita grazie alla complicità di alcuni funzionari appartenenti alle medesime stazioni appaltanti e a dei professionisti collusi.

La “tela di ragno” sapientemente orchestrata per turbare le gare, aveva portato alla costituzione di un vero e proprio “cartello” composto da oltre 60 società che, attraverso la presentazione di offerte precedentemente concordate, è stato in grado di determinare l’aggiudicazione degli appalti a una delle imprese della cordata. Secondo gli inquirenti infatti, la “rete” delle ditte compiacenti, si estendeva dalla Calabria,  al Lazio, alla Sicilia, alla Campania, alla Toscana. A queste, venivano fatte presentare le offerte secondo importi che avrebbero automaticamente garantito ad una di esse l’aggiudicazione. In taluni casi, le predette imprese, si sono prestate a partecipare fittiziamente alle gare, in altri casi, le stesse hanno presentato offerte fittizie, ricevendo in cambio, ad esempio, la garanzia che l’organizzazione, a sua volta, avrebbe presentato offerte fittizie per appalti di loro interesse così aiutandole ad aggiudicarsi le relative gare. Un sistema complesso e ingegnoso. Tanto è vero che, persino laddove il suddetto “cartello” non fosse riuscito vincitore, infatti, venivano messe in atto manovre, al fine di controllare in maniera diretta la gara. Previsto persino un “fondo” alimentato con una percentuale del valore degli appalti ottenuti.

Gli inquirenti ritengono che la “testa pensante” di questa vera e propria “organizzazione” sia il nucleo della famiglia Bagalà – in particolare i fratelli Giuseppe (cl. 57) e Luigi (cl. 46), nonché i rispettivi figli Francesco (cl. 90) e Francesco (cl. 77). Un ruolo chiave avrebbero poi avuto professionisti come l’Ing. Pasquale Nicoletta e la sorella di questi, Angela Nicoletta, ritenuta una specie di “Cavallo di Troia” della cosca Piromalli all’interno dell’amministrazione comunale di Gioia Tauro.

Tra le principali gare turbate, si evidenziano  lo sviluppo del water front della Città di Gioia Tauro, (con annessa realizzazione piazza, sistemazione lungomare e costruzione parco urbano con un importo di euro 2.300.000,00); lo Sviluppo del water front della Città di Gioia Tauro, (con la previsione della costruzione di un parcheggio interrato con piazza, per un importo pari a euro 3.000.000,00); la riqualificazione ambientale Torrente Budello della Città di Gioia Tauro (con un importo pari a euro 1.000.000,00) la realizzazione di un centro polifunzionale nella città di Gioia Tauro (con un importo pari a euro 5.100.000,00); la realizzazione di un Centro polisportivo a  Rosarno (per un importo pari a euro 7.000.000,00).

I benefici della gestione di questo sistema – orchestrato dai Bagalà e quindi dalla cosca Piromalli – non erano comunque solo economici. Gestire gli appalti era il modo per aumentare il prestigio dell’organizzazione, distribuire favori, creare sinergie tra imprese e consorterie mafiose, senza contare poi l’assunzione nei cantieri di maestranze imposte dalle famiglie ‘ndranghetistiche, ai fini dell’instaurazione di una “pax mafiosa” dove tutti alla fine sono soddisfatti.

Elenco indiziati: 1. BAGALA’ Luigi, nato il 13/05/1946 a Gioia Tauro (RC); 2. BAGALÀ Giuseppe, nato il 19/03/1957 a Gioia Tauro (RC); 3. BAGALÀ Francesco, nato il 13/03/1977 a Gioia Tauro (RC); 4. BAGALÀ Francesco, nato il 04/01/1990 a Gioia Tauro (RC); 5. MORABITO Giorgio, nato il 27/10/1974 a Taurianova (RC); 6. NICOLETTA Pasquale Rocco, nato il 30/04/1968 a Taurianova (RC); 7. NICOLETTA Angela, nata il 19/07/1964 a Taurianova (RC); 8. CITTADINI Carlo, nato l’08/06/1975 a Roma (RM); 9. BARBIERI Giorgio Ottavio, nato il 29/04/1976 a Roma (RM); 10. SCALI GIANLUCA, nato il 25/03/1972 a Locri (RC); 11. ZULIANI CRISTIANO, nato il 12/08/1980 a Roma (RM); 12. DELLA FAZIA Ettore, nato il 21/07/1960 a Dogliola (CH); 13. MIGLIORE Francesco, nato il 23/07/1961 a Palermo (PA); 14. MIGLIORE Filippo, nato il 20/07/1969 a Cammarata (AG); 15. LA CORTE Alessio, nato il 20/05/1984 a Santo Stefano Quisquina (AG); 16. LA GRECA Vito, nato il 04/08/1978 a Santo Stefano Quisquina (AG); 17. FEDELE Santo, nato l’ 01/11/1954 a Varapodio (RC); 18. FEDELE Francesco, nato il 22/06/1984 a Cinquefrondi (RC); 19. POLIFRONI Bruno, nato il 10/10/1967 a Varapodio (RC); 20. LEVA Rocco, nato il 05/08/1975 a Taurianova (RC); 21. MADAFFARI Bruno, nato il 15/05/1972 a Santa Cristina D’Aspromonte (RC); 22. PLASTINA Maria Vittoria, nata il 31/12/1979 a Paola (CS); 23. CIPOLLA EMILIO, il 12/11/1971 a Cosenza (CS); 24. COPPOLA Domenico, nato il 17/10/1981 a Gioia Tauro (RC); 25. ZURZOLO Angelo, nato il 14/04/1968 a Taurianova (RC); 26. CASTIGLIONE Gaspare, nato il 28/07/1971 a Reggio di Calabria (RC); 27. PELLEGRINI Mirko, nato il 16/11/1978 a Roma (RM); 28. BARBIERI Giorgio Ottavio, nato il 29.04.1976 a Roma (RM); 29. BENCARDINO Davide, nato il 15.08.1970 a Belvedere Marittimo (CS); 30. CAPUTO Giuseppe nato il 18.01.1966 in Germania; 31. CORSANTO Angelina nata il 07.01.1943 a Cetraro (Cs); 32. LONGO Massimo, nato il 20.04.1966 a Genova; 33. PIROMALLO Mario, inteso Renato, nato il 18.04.1967 a Cosenza.

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