Una nuova e interessante proposta di legge – quella proposta dal consigliere regionale del Partito Democratico Michele Mirabello e illustrata nella sede del Consiglio regionale, insieme a Mimma Iannello presidente di Federconsumatori Calabria.
Obiettivo della legge la costituzione dei Comitati consultivi di tutela dei cittadini (1 regionale, 5 delle aziende provinciali e 3 delle aziende ospedaliere), composti principalmente da rappresentanti delle associazioni dei consumatori e degli utenti, dalle associazioni di volontariato operanti nel campo sanitario e da rappresentanti del Ssr e senza oneri a carico dello stesso, con un ruolo consultivo e partecipativo che consisterebbe: a) nella valutazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie e nell’accesso ai Livelli essenziali di assistenza e in rapporto al fabbisogno epidemiologico: b) attività di indagine e monitoraggio sugli standard di qualità e quantità dei servizi erogati dal Ssr, di segnalazione di disservizi, di vigilanza sulle liste d’attesa, di promozione della Carta dei servizi, di consultazione sui temi dell’integrità e trasparenza; c) promozione di studi sanitari mirati avvalendosi di figure interne al Ssr o di esperti, di promozione di attività formative e informative, di riesame di reclami tramite l’Urp, di vigilanza nella convocazione della Conferenza dei servizi.
La stessa Ianello dopo averi ringraziato lo stesso Mirabello “per la sensibilità sociale mostrata nel sostenere la proposta di legge” ha dedicato la stessa ai cittadini ed alle vittime delle disfunzioni del Sistema sanitario regionale”. Cittadini che – ha continuato la stessa Ianenello – “vengono troppe volte mortificati e negati da logiche di programmazione dei servizi inadeguate e ragionieristiche lontane dai reali bisogni di salute dei cittadini spesso costretti a lunghe liste d’attesa, a viaggi della speranza o all’acquisto di servizi alternativi a pagamento, o ancora, a peregrinazioni tra un servizio e l’altro in cerca delle giuste risposte di salute”, sottolineando infine come la stessa proposta di legge”, intende dare voce diretta costruendo nuovi spazi di partecipazione dei cittadini e trasformando la soccombenza passiva in una nuova forma di cittadinanza attiva e consapevole”.