Nella mattinata di ieri, dopo aver annullato la programmata manifestazione a Catanzaro organizzata per denunciare i colpevoli ritardi e le mancate promesse delle istituzioni in merito alle problematiche dell’acqua potabile e dell’inquinamento marino, gli attivisti del Movimento 14 luglio hanno incontrato, presso la sala consiliare di palazzo Convento, due tecnici del dipartimento regionale Ambiente, Stenta che supporta Domenico Pallaria nell’attività di ricognizione del servizio idrico integrato e Ioele responsabile della depurazione. I due, però, dopo circa quaranta minuti di discussione durante i quali hanno assicurato che da parte della Regione per Nicotera ci sarebbero delle procedure in atto finalizzate al recupero del deficit sia fognario che depurativo, non avrebbero convinto nessuno dei manifestanti, insoddisfacenti e per nulla convincenti le loro “rassicurazioni”. “Stavamo aspettando risposte concrete – afferma Pasquale Pagano, presidente del Movimento – perché la nostra rete idrica e fognaria è in una situazione critica. Non è giusto che noi cittadini dobbiamo farci ascoltare da chi deve amministrare solo attraverso la protesta. Chi è preposto ha le sue responsabilità e ognuno deve assumersele e se a Nicotera ci sono dei disagi bisogna individuare i responsabili. Chiediamo una programmazione seria perché Nicotera è in emergenza”. Per Pallaria, invece, la giunta regionale avrebbe individuato e definito la tipologia degli interventi da effettuare sul territorio nicoterese inserendoli in un programma di riefficientamento e rifunzionalizzazione degli impianti costieri. “Prima della manifestazione – afferma –, è stata concordata con la commissione straordinaria una riunione per il 2 febbraio, per la definizione della corretta procedura amministrativa da porre in essere al fine di decretare e legittimare gli interventi ammessi. E’ volontà comune risolvere le problematicità”.
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