“Ci auguriamo di poter superare questa situazione in cinque o sei giorni”. Ad affermarlo il segretario comunale, Vincenzo Calzona che vuole tranquillizzare i nicoteresi dopo la pubblicazione dell’ordinanza di divieto di utilizzo per il consumo umano dell’acqua potabile servita dalla rete idrica dell’acquedotto civico di Nicotera capoluogo e della frazione Comerconi emessa, nel tardo pomeriggio di ieri, dalla commissione straordinaria che regge palazzo Convento (Adolfo Valente, Michela Fabio, Nicola Auricchio).
“Provvederemo – afferma Calzona – nell’immediato alla pulizia del serbatoio sito in località Cimitero affinché il provvedimento cautelativo emesso a difesa della salute pubblica possa essere revocato al più presto”.
In effetti, come già annunciato da MediterraneiNews.it, gli esami batteriologici effettuati dal dipartimento provinciale dell’Arpacal e, successivamente, comunicati all’Asp di Vibo Valentia, sui campioni di acqua destinata al consumo umano presso alcuni punti di prelievo (località Cimitero, corso Cavour, Fp. San Giuseppe, via Castello e Comerconi-chiesa) hanno dato esito sfavorevole, le analisi hanno registrato, infatti, la presenza di coliformi, batteri fecali tipici della fogna, al 37°C.
L’azienda sanitaria vibonese ha raccomandato, perciò, che l’acqua non venga utilizzata per uso alimentare, lavaggio e preparazione degli alimenti, igiene orale, lavaggio stoviglie o utensili da cucina, lavaggio di apparecchiature sanitarie e di oggetti per l’infanzia (biberon, contenitori pappe), ma potrà essere utilizzata, invece, per la pulizia della casa, il funzionamento degli impianti sanitari e per l’igiene della persona.
Intanto, già in mattinata, numerosi nicoteresi hanno provveduto a “svuotare” i banchi dei negozi cittadini per acquistare bottiglie di acqua.