C’è tempo fino al 1° marzo per presentare domanda al fine di ottenere un contributo economico per l’abbattimento delle barriere architettoniche. A ricordarlo è il sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo, che invita gli interessati a sfruttare l’opportunità offerta dalla Legge n. 13/89. La domanda, redatta in carta da bollo, deve essere indirizzata al sindaco e presentata dal disabile (o dal tutore o da chi ne esercita la patria potestà), con riferimento all’immobile nel quale risiede in modo abituale, per interventi finalizzati a rimuovere ostacoli architettonici alla sua mobilità.
Nell’istanza occorre indicare sommariamente le opere da rimuovere o modificare e l’entità della spesa prevista. Inoltre, deve essere allegato un certificato medico in carta semplice, che può essere redatto e sottoscritto da un qualsiasi medico, dove si attesti l’handicap del richiedente, indicando anche le eventuali patologie e le relative difficoltà di deambulazione che ne pregiudichino la mobilità. Necessaria anche l’autocertificazione nella quale indicare l’ubicazione dell’immobile oggetto dell’intervento dove risiede il richiedente.
Il contributo può essere concesso per opere realizzate su immobili in esclusiva proprietà o comunque con diritto di godimento da parte del disabile, oppure anche su parti comuni di un edificio, come ad esempio una rampa di scale.
Per opere che comportino un costo fino 2.582 euro, il contributo copre la spesa dell’intera opera di ristrutturazione; fino 12.911 euro è rimborsato il 25% della spesa sostenuta; tra i 12.911 euro ed i 51.645 euro è rimborsato il 5%; e infine, per una spesa pari o superiore a 51.645, la quota di rimborso è di 7.101 euro.
Una volta pervenute le domande, il Comune provvederà a verificare la sussistenza dei requisiti richiesti e, nei 30 giorni successivi, stabilirà il fabbisogno complessivo che verrà comunicato alla Regione Calabria che coprirà le spese ammissibili.