Pierfranco Bruni, raffinato intellettuale calabrese, candidato al Premio Nobel per la Letteratura, da diversi anni analizza la scrittura di Corrado Alvaro e scrive dell’osmosi con i luoghi e i viaggi che hanno plasmato la caratterizzazione dello scrittore sanluchese. Pubblicato da Ferrari Editore, arriva “Il viaggio accanto”, un volume dedicato all’autore di romanzi come “L’età breve”, “Mastrangelina”, “L’uomo nel labirinto” e di racconti come “Gente in Aspromonte” che hanno contrassegnato la storia della narrativa italiana. Il nuovo libro di Pierfranco Bruni pone in campo alcuni elementi sostanziali, attraverso una scrittura che trasforma la creazione letteraria in un itinerario costantemente in progress, le cui varie tappe ubbidiscono al felice scambio di evocazioni, intrecci, istanze stilistico narrative, giochi di risonanze e riferimenti biografici, storici, ideologici e culturali. Pierfranco Bruni con il suo stile da narratore-saggista, sospeso fra analisi e poesia, ci consegna un lavoro organico, composto da testi diversi ma in dialogo fra loro che introducono alla lettura del “mondo sommerso” e degli “Orienti di Corrado Alvaro”, facendoci scivolare nel suggestivo ritmo delle sue parole.
Se c’è, una costante nel vitalismo creativo della ricerca di Pierfranco Bruni, è certamente l’acuta sensibilità che da sempre sovverte categorie espressive e letterarie, ironizza seriamente la falsa seriosità culturale, anticipa, spesso controcorrente, concetti a venire. Anche la tematica multietnica è una componente importante del suo lavoro. Così, in questo nuovo volume Oriente e Occidente si incontrano in un articolato processo di ricerca, capace di spaziare dal racconto narrativo come coscienza al racconto-mito come memoria. Il risultato è un pamphlet antropologico-letterario denso di emozionalità, di riflessioni incessanti e di una spiritualità mistico-filosofica, in cui ogni parola si carica di una valenza assoluta che pone nuove frontiere tra finito e infinito. Raffinati appunti di viaggio, ma anche omaggio voluto, inteso come pretesto e scintilla, a un altro grande nomade del Novecento letterario italiano: Corrado Alvaro. Come Istanbul in Alvaro, anche l’Oriente di Bruni diventa il luogo mentale in cui la letteratura si fa mediatrice di diverse concezioni del mondo.
Pierfranco Bruni, antropologo, scrittore, poeta, italianista, saggista e critico letterario. Direttore archeologo del progetto Etnie/Letteratura del Mibact e ambasciatore arbëresh nel mondo. Ha viaggiato molto, approdando a Vienna come in Turchia, dove ha avuto sempre contatti con importanti istituzioni culturali pubbliche e private. Ha ricevuto tre volte il Premio alla Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sotto il punto di vista della ricerca, come studioso, a occupare un ruolo centrale è il suo tentativo di tracciare nuovi percorsi interdisciplinari tra letteratura e antropologia, con particolare attenzione allo sciamanismo europeo e orientale, per cui è noto in tutta Italia, avendo anche pubblicato diversi saggi, studi e ricerche.
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