La sede della direzione nazionale del Partito socialista italiano, con sede a Roma in via Santa Catefrina da Siena, n.57, è stata devastata dall’incursione di sconosciuti, che, forzato il portone d’ingresso nel tardo pomeriggio di sabato, si sono introdotti nei locali. Giada Fazzalari, responsabile ufficio stampa del Psi, recatasi in sede, ha trovato armadi aperti, cassetti rovesciati per terra, documenti sparpagliati dappertutto. Messo a soqquadro anche l’ufficio del segretario nazionale del Psi, nonché viceministro delle Infrastrutture, Riccardo Nencini, che non ha nascosto il suo sconcerto per l’accaduto. Digos, polizia di Stato e polizia scientifica hanno effettuato un accurato sopralluogo nel tentativo di reperire elementi utili alle indagini subito avviate.
Nella sede del Psi si sono immediatamente portati anche Oreste Pastorelli, tesoriere del partito, ed Emanuele Pecheux responsabile del tesseramento, nonché altri iscritti. L’assalto alla sede di un partito è sempre un gesto grave e deve far riflettere. L’episodio, peraltro, arriva ad una settimana dal congresso che si celebrerà a Roma il 18 e 19 marzo prossimi. Non si capisce cosa cercassero i ladri.
< E’ gravissimo – ha commentato Riccardo Nencini – che, verosimilmente in pieno giorno, degli sconosciuti si siano introdotti nella nostra sede mettendola a soqquadro. Di certo non cercavano soldi. Allo stato delle cose – ha aggiunto – non siamo in possesso di elementi tali da poter capire chi possano essere gli autori di un fatto così grave e il motivo del gesto. Mi auguro che siano individuati nel più breve tempo possibile. Nelle prossime ore – ha proseguito – procederemo a un inventario per meglio comprendere la matrice dell’episodio criminoso e per fornire ulteriori elementi di valutazione agli investigatori>. Al Psi sono pervenuti messaggi di solidarietà da parte di forze politiche e associazioni.