Il Coronavirus Davide, contro il Golia della globalizzazione. Uno battaglia virale ed esoterica, dotata d’intelligenza artificiale? Il Coronavirus Davide, contro il Golia della globalizzazione. Uno battaglia virale ed esoterica, dotata d’intelligenza artificiale?

Il Coronavirus Davide, contro il Golia della globalizzazione. Una battaglia virale ed esoterica, dotata d’intelligenza artificiale?

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La SARS ha garantito alle case farmaceutiche profitti per 40 miliardi di dollari. Ebola ne aveva assicurati addirittura 55. La suina una cifra compresa fra i 45 e i 55 miliardi di dollari. All’OMS, parecchi mesi fa preconizzavano che “una pandemia sarebbe comparsa dal nulla, mettendo in evidenza l’impreparazione dei governi”, precisando altresì “La concreta minaccia di una pandemia in rapida diffusione, altamente letale, di un agente patogeno respiratorio che uccida da 50 a 80 milioni di persone e cancelli quasi il 5 per cento dell’economia globale”. Insomma miliardi di dollari che si sposterebbero dalla casse degli stati alle tasche di Big Pharma…che poi finanzierà in parte le tasche di terzi sotto forma di donazioni a Fondazioni di élite internazionali le cui destinazioni finali, solo in pochi saranno in grado di controllare.

Puntuale la previsione quasi profetica dell’OMS si è presentata nello scenario internazionale a gennaio 2020, con il Coronavirus 2019-nCoV prendendosi la scena quotidiana mondiale dopo aver infettato la Cina, l’Europa, gli USA, la Russia e molte altre nazioni medio orientali, tutte unite in una esercitazione comune globale sulla sicurezza sanitaria, capitanata dall’OMS. Le ripercussioni sono state le più disparate verso un nemico virale che ha fatto il salto di qualità mutando dagli animali verso l’uomo, creando apprensione e panico tra gli scienziati, gli operatori sanitari e i governanti, il tutto con ripercussioni psicotiche sull’economia mondiale, generate da uno sconvolgimento planetario in cui la cassa di risonanza  schizofrenica dei media ha mandando in onda 24 ore su 24 notizie enfatizzate e cariche di apprensione sull’emergenza Coronavirus, pompate ad arte da fake news che hanno trainato e amplificato la notizia, creando confusione e paura tra le popolazioni,  raggiungendo, probabilmente, lo scopo e l’intento nefasto di buttare nel caos l’intero pianeta. Ad oggi il nuovo Coronavirus, ha fatto più danni collaterali che reali, con tutto il rispetto dei morti che ha provocato in prevalenza nella fascia degli anziani, seppur rientrante nella normale media di una influenza con il 2-3% di mortalità, rimanendo al momento  ben controllata e senza divenire pandemia.

Il Coronavirus di Wuhan sta mettendo in difficoltà l’economia delle nazioni infettate e non solo, con effetti collaterali legati all’emotività e al comportamento delle masse trascinate nel panico e sfiduciate verso quelle autorità confusionarie e contraddittorie che alimentano la paura con provvedimenti draconiani ed estremi, cercando scioccamente di minimizzare. Una schizofrenia che la dice lunga su tutta la vicenda. Un microscopico virus il cui effetto pare essere simile al racconto biblico del giovane pastorello Davide contro il gigante Golia della globalizzazione, sconfitto con una minuscola pietra lanciata da una fionda, colpendolo in fronte e facendolo stramazzare a terra.

In questo racconto David era armato in verità non della fionda, bensì della fede, che è la forza forte di tutte le forze. Ma questa è la fede di un tempo che fu, perché in un mondo attualmente relativizzato con un nuovo umanesimo che pone l’uomo al centro dell’universo, questi ha di fatto scacciato la fede verso Dio. Oggi, a voler parlare di fede si rischia l’inquisizione al rovescio, pertanto non è il caso di dilungarsi.

L’attuale Coronavirus è una mutazione dei precedenti e ben conosciuti virus SARS e MERS. Si è ripresentato sulla scena dello scacchiere internazionale in un contesto ricco di casualità con tanti indizi che se analizzati con malizia, potrebbero portare a più di una prova. Altro che complottismo!! Questo Coronavirus pare abbia voluto dimostrare al mondo di essere dotato di una sua intelligenza e di una chiara e cinica strategia temporale e casuale. Già nel 2003 la SARS da Serve Acute Respiratory Syndrome, subiva il complottistico e malizioso cambio dell’acronimo, sostituendolo con Sistema Amerikano Ridimensionamento Supereconomie…con prima tappa, già da allora, la Cina. Questo veniva riportato in una inchiesta del giornale “La Voce” nel maggio 2003 a seguito di un precedente articolo sul Sunday Heral che denunciava un piano segreto dell’amministrazione di George Bush denominato PNAC- Project for the New American Century per il controllo del Medio Oriente compreso un processo di democratizzazione della Cina. Un progetto nato nel 1997, prima dell’attacco delle torri gemelle, con lo scopo di rilanciare la leadership globale americana consolidando i legami con gli alleati degli USA e sfidare i regimi ostili agli interessi e ai valori americani quali: Libia, Iraq, Iran, Siria, Corea del Nord e Cina.

Sarà stato un caso fortuito, ma nel corso del 2019 le autorità cinesi chiesero all’esercito di organizzare per settembre delle operazioni di soccorso simulando un pericolo batteriologico. L’esercitazione fu programmata in vista dei Giochi delle Forze Armate cinesi in programma il mese successivo a Wuhan dove vi è il centro sperimentale militare di ricerca sui virus, con invitati i militari di altre nazioni. Casualmente il nemico da battere fu chiamato “coronavirus”, definizione che, ricordiamolo, riguarda una grossa quantità di virus conosciuti per causare diverse malattie e, sempre la coincidenza, due mesi dopo a Wuhan fu registrato il “paziente zero”. Il 18 settembre secondo la fonte TGCOM 24 del 20.2.2020, le autorità cinesi avrebbero organizzato anche un piano di risposta d’emergenza per l’aeroporto Tianhe di Wuhan nel caso si fosse riscontrato un passeggero colpito dall’infezione di quel nemico chiamato Coronavirus.

Ne è un altro esempio la mail spedita il 2 gennaio dall’Istituto di virologia di Wuhan al personale dei suoi dipartimenti. “Il comitato sanitario nazionale richiede esplicitamente che tutti i dati sperimentali dei test, i risultati e le conclusioni relative a questo virus non siano pubblicati su mezzi di comunicazione autonomi – si legge nella lettera, che prosegue specificando –  non devono essere divulgati ai media, compresi quelli ufficiali e le organizzazioni con cui collaborano. Si chiede di rispettare rigorosamente quanto richiesto”.

Coincidenza è anche il fatto che  l’11 febbraio 2010 in piena diffusione del Coronavirus, si è votato a Taiwan con la scontata e ampiamente prevista vittoria della presidente uscente Tsai Ing-wen invisa alla Cina. Un trionfo politico al 57% che l’ha entusiasmata a tal punto da dichiarare “La Cina deve abbandonare la minaccia della forza” ma senza enfasi e manifestazioni di giubilo a causa della presenza del virus, così come anche ad Hong Kong sono dovute cessare le manifestazioni popolari per l’indipendenza a causa delle imposte misure del Coronavirus. Altra coincidenza è il fatto che il virus è apparso nel pieno capodanno cinese, in cui milioni di cinesi si sono mossi internamente verso la Cina, ma anche esternamente per festeggiare il capodanno.

Anche dal punto di vista economico si analizza che in Cina attualmente la risposta dei mercati appare simile alla prima reazione all’epidemia di Sars che è comparsa nella provincia cinese di Guangdong nel 2002-2003. In quel periodo, il mercato era rimasto negativo molto più a lungo di quanto non indichi l’attuale risposta, il che si traduce potenzialmente in una marcata flessione (20%) nel caso in cui si arrivasse a una pandemia globale  Con la Sars, l’Healthcare cinese e i titoli legati alla sanità e al farmaceutico erano cresciuti del 10-20%, mentre i settori legati alla concentrazione della popolazione come le compagnie aeree e di navigazione, venivano colpite negativamente. Pertanto, il governo cinese rispetto ad altre nazioni, è molto più preparato alla gestione di una situazione attuale del nuovo Coronavirus perché hanno imparato la lezione dell’epidemia di Sars del 2002-2003. Guardando al corrente anno 2020, le prospettive future e a lungo termine della Cina dipendono dalla sua capacità di allontanarsi dalla vecchia formula di crescita industriale e di tendere verso livelli di crescita della nuova economia, come i consumi, la tecnologia dell’informazione e l’intelligenza artificiale.

Trump, ironia della sorte, sembra essere tra quelli avvantaggiati dall’attuale Coronavirus, un alleato emblematico e subdolo che pare gli dia ragione sulla politica di visione interna, sempre meno dipendente da una logica globalizzata: America First era il suo motto durante la campagna elettorale. A Trump un mondo multipolare e non più globalizzato, sembra calzare a pennello. Questa sua nuova strategia politica, rispetto ai suoi predecessori, ha permesso di non dichiarare guerra a nessuna nazione, almeno fino ad oggi, sia esso uno stato canaglia o declassato ad ostile, il che sembra stia delineando un mondo più tranquillo con meno conflitti armati e con meno morti ammazzati, e questo non è poco. Trump si è limitato ad applicare dazi e, per la sua riconferma, punta tutto sul traino economico dei mercati, in particolare il mercato dei titoli azionari dove si sono spostati in massa gli investitori della classe media americana non più allettati dai bassi rendimenti dei titoli di stato. Il Corona virus potrebbe vestirsi di complottismo, se colpirà le aziende trainanti dell’economia americana facendo crollare i titoli azionari e questo danneggerebbe Trump a favore del democratico Sanders, uno che promette in questa campagna elettorale delle primarie americane, protezionismo e sanità gratis.

La Russia di Putin, dalla vicenda del nuovo Coronavirus ne esce rafforzata perché fondamentalmente dalla nuova visione geopolitica Trumpiana, ne trae beneficio strategico potendo rientrare meglio in gioco nello scacchiere internazionale, specie in quello medio orientale e nord africano, con interventi e politiche di sostegno e/o di contrasto a quel terrorismo che, convenientemente, è anche visto come partigiani ed eroi. Insomma che dire, l’ISIS sta nella via di mezzo, cioè, in quella linea di confine che per alcuni, cioè gli americani, è visto come un gruppo terroristico se combatte aldiquà del confine in IRAQ, ma è altresì visto come un gruppo di partigiani ed eroi se combatte aldilà del confine, dentro l’imbattibile Siria. Viceversa, la visione di Putin è identica, ma posta al contrario perché egli vede la Siria come alleata.

La Cina invece sembra essere tra quelle nazioni che nel subire i danni trae pure enormi vantaggi in questa confusione geo politica e strategica occidentale, inserendosi nell’attuale mondo multipolare dopo aver abilmente copiato le regole del mondo globalizzato, acquisendo negli ultimi decenni forza economica e strategica in grado di far rompere, con la nuova via della seta, il vaso di Pandora della globalizzazione con la capacità di raccogliere i maggiori cocci, per ricomporlo nel breve periodo, avvantaggiandosi sugli altri per imporre la sua politica da nuova superpotenza in grado di ribaltare la politica di un Nuovo Ordine Mondiale a guida Americana e Nato, contrapponendo l’ambizioso ed ormai avviato progetto egemonico di un Nuovo Ordine Mondiale Cinese. Ma la Cina è comunque perdente perché non sa fare i conti con un Deep State esoterico e deviato da Governo Sovranazionale che non sta con nessuno se non con se stesso, traendo linfa nel permearsi e nutrirsi del suo strapotere a tutti i livelli globali. Cina e America si scontrano in una folle corsa spinta sui propri critici modelli politici che vogliono esportare: quello americano delle democrazie che premiano le maggioranze ma si fanno condizionare dalle potenti minoranze riunite in lobbies e il modello cinese che attinge a radici storiche basate su un Confucianesimo forzatamente incuneato nel socialcomunismo che premia la meritocrazia verticistica e non la democrazia elettiva orizzontale, traendo vantaggio da questi due modelli in crisi, il Terzo Sistema del Deep State sovranazionale che gioca la partita insinuandosi con tirannia per posizionarsi al vertice del potere planetario facendo emergere suoi leader e capi di governo al di fuori dei partiti tradizionali e/o da movimenti nati dall’antipolitica come, ad esempio, accade ormai da anni nella strategica Italia, anche messa in zona di quarantena dal contagioso nCov 2019 che, se dovesse trasformarsi in Pandemia, dovremmo attendere l’emissione urgente di leggi speciali emesse dall’Unione Europea…già in atto con il recente decreto del Governo Conte che, nel mentre si affanna a tranquillizzare e sminuire disinformando, esegue l’emissione di leggi speciali imponendo quarantena, isolamento, impossibilità di riunirsi, di andare a lavorare, chiusura degli uffici e degli esercizi commerciali non strettamente essenziali, chiusura delle scuole, impossibilità di spostarsi, ecc., già esteso al territorio nazionale e non relativo solo alla militarizzazione dell’area interessata del lodigiano.

Questo Terzo Sistema è composto da una élite multiculturale il cui collante sta in quell’esoterismo ecumenico che ha contagiato e infettato molti vertici apicali dello scibile umano, in preparazione di un nuovo progetto mondiale utile a contrastare il percorso del dopo Concilio Ecumenico Vaticano II i cui porporati, nelle loro alte ed iniziali intenzioni spirituali, avrebbero dovuto preparare le condizioni favorevoli per l’avvento di un Capo Universale cattolico, scontrandosi aspramente però, negli ultimi decenni, con la nefasta profondità del Deep State Deviato ed Esoterico che invece vuole far intronizzare non un Cristiano cattolico bensì, un Anticristiano assatanato, un leader escatologico frutto di una scelta apicale fatta con puro potere dittatoriale. Questi se dovessero riuscire a intronizzarlo, sarà di sicuro inviso al popolo che certo non lo eleggerà, ma sarà, suo malgrado, costretto ad acclamarlo forzatamente come leader dotato della duplice capacità di ingannatore e di affabulatore: un lupo vestito da agnello.

Un leader Anticristiano il cui intento è di operare per distruggere il progetto della Chiesa Una, Santa, Cattolica ed Apostolica, per l’instaurazione di una falsa Chiesa Universale e altrettanto falsamente Ecumenica, perché quelli del Deep State deviato sanno che per governare il mondo devono passare attraverso la stratta cruna della via spirituale del potere temporale della Chiesa, un pericolo che papa Paolo VI aveva indicato in quel “Fumo di Satana” che già allora aleggiava nei sacri palazzi vaticani. Questo disegno sfugge alle agenzie di Intelligence e a quelle Forze dell’Ordine preposte alla sicurezza degli Stati e meno alla visione universale del tutto, ma non sfugge alla potente intelligence vaticana ed ebraica, consapevoli di trovarsi in un tempo i cui segni sono riconducibili ad un periodo storico particolare e ben definito, analizzato, studiato e contrastato con una raffinata tecnica di Teo Intelligence e della Cyber Teologia. Il folle e suicida progetto di un unico leader mondiale, arranca ed è fuori dal contesto attuale, non avendo l’élite calcolato l’imponderabile reazione del mondo “profano” che vota, protesta, reagisce e risponde agli stimoli positivi della Teo Intelligence, creando armoniosamente una risonanza ideale che sta facendo vibrare su livelli attenuati i tempi di realizzazione del nefasto progetto, ponendolo fuori tempo dai tempi previsti, stonando e sgonfiandosi difronte alle sensibili e forti influenze armoniche della più consistente “Eggregora”, formata nella storia adamitica universale.

Il Deep State profondo e deviato, per sua natura intrinseca è talmente invasato della sua dottrina esoterica da ritenersi invincibile, a tal punto da operare apertamente e sfrontatamente ovunque, mostrando i suoi segni alle masse, omologate con simboli esoterici riprodotti ingenuamente e tatuati finanche sulla propria pelle, ben soggiogati da una filosofia New Age esoterica che ha ormai assorbito ingannevolmente la verità della fede, comprimendola in una nuova religione sincretica che unisce tutto e il contrario di tutto.

Nicola Gratteri, procuratore antimafia a Catanzaro, è concentrato a scoperchiare i vertici occulti deviati della MassoMafia, avendo annusato il grave pericolo che si nasconde nei meandri delle devianze, ma è minimale rispetto allo strapotere che si annida nelle devastanti devianze del Deep State esoterico, che si muove indisturbato nell’invisibilità delle coperture strumentalizzate nella così detta, ragion di Stato…deviata.

Nell’onda emotiva del Coronavius diffuso a Wuhan, si annida l’intento subdolo del Deep State deviato, di far avviare nella popolazione cinese l’uso di un microchip, per includerli in un programma di ingannevole tutela, garantendo una serie di servizi che, diversamente, non si potranno ricevere. La Cina, guidata dal leader assoluto ed eletto di recente a vita, Xi Jinping, è l’unica nazione già fornita della tecnologia 5G, accompagnata da una diffusa videosorveglianza facciale e posturale che se messe in correlazione con la comparsa del Coronavirus e le conseguenti necessità sanitarie e alimentari, si completa quella parte del progetto nefasto di raggiungere il controllo delle masse tramite l’inserimento di un microchip nel corpo umano.

Un progetto pilota che si intende far partire a breve in Cina per essere diffuso a livello globale, escludendo e marginalizzando quella parte di popolazione che nel rifiutarlo sarà abbandonata al proprio destino da esseri di serie B, non di élite riservata e casta, ma un popolo profano a cui ingannevolmente si vuol far credere di voler tutelare. Un progetto da Intelligenza artificiale in Cina, avanzato e in grado di competere con gli USA giocando una partita planetaria sul futuro dell’alta tecnologia robotizzata che solo nel 2019 ha visto l’installazione di oltre 1 milione e 400 mila robot industriali, dotati di intelligenza artificiale che si alimenta di una enormità di dati, senza rischio obesità. Più ne mangia, più prospera, apprende e condiziona. Tecnologie avanzate con funzioni e capacità di riconoscere volti e voci umani, tradurre lingue e linguaggi, guidare veicoli, richiedono masse e masse di dati. Essi sono il carburante degli algoritmi dell’apprendimento artificiale generati dall’uso di smartphone o comunque dagli accessi online. Le società cinesi, con un mercato pari a Usa ed Europa messe insieme, hanno un bacino di dati molto più grande a cui attingere. Beneficiano delle economie di scala, ovvero delle sue dimensione. Il presidente Xi Jinping ha un ambizioso piano economico “Made in China 2025” con l’obiettivo finale di scalare il podio mondiale entro il 2030. Sul versante Usa invece, si fa spazio il nervosismo dovuto alla consapevolezza che il primato non sarà più scontato.

Ma il presidente Xi Jinping essendo un ateo tra atei, non comprende il significato esoterico di questo progetto escatologico che gli incombe addosso, vivendo tecnocraticamente la prospettiva futura della Cina ingannevolmente vista come una nazione pilota che potrà esportare la tecnologia innovativa di una intelligenza artificiale da incanalare nel mondo attraverso la Nuova Via della Seta, convinto di potere e di dovere dominare il mondo con la sua dottrina socialcomunista e maoista, che reputa unica, valida ed esportabile, ignorando il potere e l’influenza nel mondo esoterico del Deep State deviato. Ma, altresì, entrambi, ignorano l’azione contro spirituale escatologica di una Teo Intelligence fatta da laici, uomini e donne, di sacerdoti e porporati, tutti dotati di capacità di analisi derivanti da alte conoscenze speciali di natura spirituale, in grado di osservare oltre i ristretti confini della visione umana. 

Anche Trump, da cristiano tradizionale, non comprende l’esoterismo escatologico ed è vittima del suo stesso entourage che invece è ben indottrinato. Difatti è stato costretto durante il suo mandato presidenziale a sostituire molti collaboratori del suo staff , scoperti a remare contro la politica del suo nuovo corso americano portato fuori rotta del progetto di quel Nuovo Ordine Mondiale che fu delineato alla fine dell’ultimo conflitto mondiale dai vincitori USA e GB in cui il Deep State, ancora oggi, vuole far pesare alle nazioni dei vinti il ricatto di un debito usurante, mai estinguibile in termini di costi umani ed economici, per il mantenimento di una effimera libertà attuale.

La Russia di Putin è invece l’unica che ha avuto il tempo e il modo di evolvere dopo la caduta del muro di Berlino con il disfacimento dell’ideologia comunista che era anch’essa atea. Putin ha però concesso una centralità parallela alla Chiesa Ortodossa Russa, affiancandosi da devoto ai vertici spirituali dell’ortodossia, elevandosi e spiritualizzandosi al punto di comprendere il pericolo del mondo esoterico deviato occidentale, annidato in quel Deep State che Putin sta lucidamente combattendo da almeno un decennio, seppur consapevole che anche nella nomenclatura russa vi siano i suoi adepti. Putin, da uomo di Intelligence, ha fiuto e capacità indiscusse che sono le vere qualità che lo hanno mantenuto ancora al potere con in mano il pieno controllo in Russia e strategicamente in Siria, Medio Oriente e di recente in Sud America .

Antonio Leonardo Montuoro, Analista di Teo Intelligence. 

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