Agricoltura calabrese ancora protagonista.

Nessun commento Share:

Dal 24 al 26 marzo, la Regione Calabria, con il Dipartimento agricoltura e risorse agroalimentari, è stata presente alla Fiera “Vita in campagna–il Salone di origine”, la manifestazione di riferimento per gli hobby farmer, svoltasi a Montichiari (Brescia).

Sette le cooperative sociali, provenienti da tutto il territorio regionale, che hanno partecipato alla settima edizione del Salone incentrato su orto, giardino, piante da frutto, biodiversità, eco sostenibilità ed eccellenze agroalimentari made in Italy, che quest’anno ha dato ampio spazio all’agricoltura sociale. Alle cooperative sociali calabresi (Valle del Marro-Libera terra, Fattoria la casa di Nilla, La fattoria del benessere, Consorzio Macranè, Giovani in Vita, Demetra onlus, I-Chora) è stata riservata una collettiva denominata ‘I semi della legalità’, nel padiglione ‘Origine’, dedicato alle produzioni tipiche di nicchia del Paese. Queste le principali specialità regionali che sono state presentate: agrumi, bergamotto, cedro, limoni, olio, ortaggi, peperoncino, nduja, miele, marmellate, farro, pane e frese, pasta, cuscini di Pula realizzati con il farro.

La Regione, attraverso il Psr Calabria 2014/2020, ha organizzato anche un open day di tre giorni, dal titolo “L’agricoltura sociale verso l’innovazione. Un’opportunità nel Programma di sviluppo rurale calabrese”, al fine di divulgare informazioni sulle attività di agricoltura sociale e far conoscere un settore ancora in fase di sviluppo. Un’occasione importante visto che il Psr Calabria 2014/2020 riserva maggiore attenzione all’agricoltura sociale, alla diversificazione verso attività extra agricole ed allo sviluppo della multifunzionalità delle aziende agricole, con l’obiettivo di incrementare i servizi alle popolazioni, ed in particolare ai soggetti svantaggiati, ed ai turisti all’interno delle aree rurali, nonché a promuovere occupazione. L’agricoltura sociale, inoltre, in una regione come la Calabria, assume un’importanza particolare, in quanto costituisce uno strumento per il recupero ed il riutilizzo dei beni confiscati alla mafia.

Nella giornata di venerdì si è poi tenuto un convegno dal titolo “Fattorie sociali, che fine hanno fatto i decreti attuativi?”, nel quale si è fatto il punto sullo stato dell’arte a diciotto mesi dall’approvazione della legge sull’agricoltura sociale, ancora ferma in attesa di misure applicative. L’iniziativa promossa dal Psr Calabria mira a creare un momento di confronto tra gli operatori calabresi di agricoltura sociale, per evidenziare gli elementi di innovazione e le opportunità che l’agricoltura sociale può fornire allo sviluppo rurale. Ma, soprattutto, con l’open day ed il convegno si è puntato a promuovere uno scambio di buone pratiche tra soggetti che portano avanti progetti di sviluppo sostenibile del territorio calabrese, nei quali l’agricoltura sociale, l’inclusione sociale ed il riutilizzo dei beni confiscati alla mafia sono elementi fondamentali.

Condividi questo Articolo
Previous Article

Il papà di Nicholas Green torna a ringraziare gli italiani.

Next Article

Joppolo, l’Acd ricorre contro la penalizzazione

You may also like