Due sbarchi di migranti sono avvenuti oggi in provincia di Reggio Calabria.
Nel porto del capoluogo alle 7,30 è giunta la nave “Nos Prudence” di Medici senza frontiere con a bordo 649 migranti. Tra loro 63 donne e 4 bambini piccoli. I migranti sono stati soccorsi nel corso di 4 distinti salvataggi, tutti effettuati venerdì 14 aprile a 25 miglia al largo delle coste libiche.
I migranti erano a bordo di gommoni, uno dei quali in condizioni particolarmente precarie. Inoltre l’imbarcazione di Msf ha eseguito il trasferimento di altri 128 migranti soccorsi dalla nave “See Eye” di un’altra Ong. Nello stesso giorno la nave Aquarius di Msf (sbarcata ieri a Pozzallo in Sicilia) ha soccorso altre 5 imbarcazioni, per un totale di 1.163 migranti.
Un secondo sbarco è avvenuto sulle coste di Melito Porto Salvo, dove e’ giunto un barcone con altri 79 migranti che sono stati successivamente accompagnati al porto di Reggio Calabria per le visite sanitarie e il fotosegnalamento.
“Sono migranti che abbiamo salvato due giorni fa – afferma Michele Trainiti, responsabile del soccorso e della ricerca in mare di Medici senza frontiere -, a Nord delle coste della Libia. Molti di loro presentavano segni di tortura e delle sofferenze subite in Libia o durante il tragitto. Per la prima volta cominciamo a vedere anche i segni delle guerre: feriti da arma da fuoco e segni di maltrattamenti e torture. Le attività di salvataggio sono state questa volta molto difficili perché si è operato in più salvataggi. Con un’altra nave abbiamo sbarcato ieri a Pozzallo 550 persone. In un solo giorno, con i nostri 649, superiamo le mille unità ed altrettanto ha fatto la Guardia costiera. Una cosa è certa: gli sbarchi continuano. La gente continua a fuggire dalla guerra e dalla fame. Sono molti subsahariani. Abbiamo molti nigeriani, ma vediamo anche un flusso crescente dall’Asia, che per noi è anche l’indicatore del fatto che essendo chiusa la frontiera turca, comunque si cerca sempre una via alternativa per cercare una vita migliore”.