La nave Vos Hestia è arrivata a Vibo marina con 538 migranti a bordo.

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Come già anunciato ieri anche da noi di Mediterraneinews.it, è approdata questa mattina al porto di Vibo marina la nave Vos Hestia di Save The Children.

A bordo dell’imbarcazione ben 548 migranti di cui 43 minori tutti eccetto quattro non accompagnati. Tra di essi anche un neonato di pochi giorni.

I migranti appartengono a varie nazionalità – sia asiatiche che africane – dai bengalesi ai nigeriani, dagli ivoriani ai senegalesi, dai gambiani ai ghanesi. Ma vi sono anche cittadini provenienti dal Camerun, dalla Guinea, dal Mali, dal Burkina Faso, dalla Repubblica centrafricana, dall’Egitto, dall’Eritrea, dall’Etiopia, dalla Guinea-bissau, dall’Iraq, dalla Liberia, dalla Libia, dal Marocco, dal Niger, dalla Sierra Leone, dalla Somalia, dal Sudan, dalla Siria e dal Togo.

Come si può notare è gente che quindi scappa da contesti territoriali davvero molto difficili. Alcuni degli stati di provenienza di questi migranti sono infatti scosse da tensioni etniche o da vere e proprie guerre civili (Nigeria, Libia, Siria, Iraq) o sono devastati da fame e carestie periodiche (Etiopia, Eritrea) o provengono da nazioni dove vi sono regimi dittatoriali. Così come altri provengono da nazioni dove per anni si sono combattuti sanguinosi conflitti come quelli che hanno insanguinato Sierra Leone, Somalia, Costa D’Avorio o sono ancora impegnati in una difficile transizione verso la democrazia come il Gambia o il Burkina Faso, o dove si fa sentire la presenza di formazioni terroristiche come nel caso del Mali.

Per assistere al meglio tutta queste gente arrivata dal Mediterraneo è stata come sempre allestita dalla Prefettura di Vibo valentia, un imponente macchina organizzativa grazie alla quale – col supporto del personale sanitario e dei volontari delle associazioni – i migranti hanno ricevuto cure e la prima assistenza in attesa di essere poi trasferiti in delle strutture disseminate sull’intero territorio nazionale secondo il piano predisposto dal ministero dell’Interno. Solo 50 di essi rimarannosul territorio regionale quindi.

Una cinquantina di questi migranti risulterebbe affetto da scabbia, ma per altri due di loro si sospetta un caso di tubercolosi e uno di malaria. Un altro ancora sarebbe affetto da una grave forma di denutrizione mentre ad un altro è stato amputato un piede.

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