La vicenda di Nazzareno Bretti, operaio, nativo di Francica, è una storia comune tra le tante presenti nel grande libro dell’emigrazione calabrese.
Nato 58 anni fa nel piccolo centro del comprensorio del Poro, era stato costretto ad emigrare dalla terra natia per cercare lavoro in Lombardia, da sempre una delle mete privilegiate dell’emigrazione meridionale. Qui si era stabilito a Bellagio nel comasco, anche se attualmente risiedeva a Giussano, un grosso centro brianzolo do 25mila anime circa, dove si trovava impegnato a lavorare in un cantiere nella frazione di Casate, messo su da una ditta, per la ristrutturazione di un abitazione.
La morte lo ha colto qui, sul lavoro, lunedì mattina, quando l’operaio è rimasto travolto dalla soletta del solaio che ha ceduto schiacciandolo. Bretti era sposato e lascia tre figli
Sul posto sono prontamente intervenuti sia i carabinieri, che i vigili del fuoco che hanno estratto il corpo del povero operaio e i sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatare l’avvenuto decesso dell’uomo.
Sull’accaduto è stato anche aperto un fascicolo dal pubblico ministero di turno dalla Procura della Repubblica di Como per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente.
La notizia ha ovviamente gettato nella costernazione il piccolo paesino di Francica dove tutti conoscevano l’operaio e dove ancora risiedono molti dei suoi familiari.